“Se non sono speciale perché sto così male?” - si interroga la protagonista, una donna che a 40 anni affronta il suo più grande e imprevisto fallimento sentimen...
È passato un anno. Nella sua testa arriva Donatella che la accompagna in una buffa risalita tra affollate sessioni di meditazione e cambi armadio dagli esiti dubbi. Quando si guarisce si è però molto distratti e ci si può ritrovare chiusi fuori dalla porta di casa e accettare la peggiore proposta possibile dal proprio ex.
--------
15:41
Puntata 10: La seduta spiritica degli ex
Tentando di farsi ammettere in uno dei due club mentali creati nella sua testa dalle voci di Franco e Donatella viene trascinata indietro dalla malinconia.
Una monetina in fondo al cestone dei panni sporchi rievoca un passato che ha molte cose da recriminare in una irresistibile seduta spiritica.
--------
17:24
Puntata 11: Le bomboniere horror
Salita sull’umiliante impresa di organizzare il matrimonio del suo ex Lui con un’altra cerca un alleato nel suo vicino di casa per la scelta delle bomboniere. Con una assurda telefonata al padre si rende conto di essere invisibile per colui che sente ancora come il suo amore.
--------
14:15
Puntata 12: Basta Diva
Un’antica favola della buonanotte la riporta in una storia amara di allodole e spaventapasseri. Impegnata a trovare la colonna sonora del ricevimento di nozze tramite un’improbabile interpretazione di Casta Diva, viene richiamata alla realtà da una notizia che spariglia le carte per sempre.
--------
14:03
Puntata 13: Meglio fuori che dentro
Il dolore per aver perso la madre si aggiunge alla continua sofferenza per la nuova relazione del suo ex, il quale non smette di deludere le sue minime aspettative. Tocca con mano la morte, poi la trucca, e proprio grazie alla morte riesce a far uscire tutta la sua rabbia, ma, ehm, non dalla bocca.
“Se non sono speciale perché sto così male?” - si interroga la protagonista, una donna che a 40 anni affronta il suo più grande e imprevisto fallimento sentimentale.
In una commedia dai toni irriverenti, rincorrendo a tutti i costi il suo happy ending, lei farà i conti con le tante voci della sua testa che le parlano, stretta dai sensi di colpa, dalle attorcigliate dinamiche familiari, dalle ossessioni compulsive e dagli incontri improbabili che le capitano.
Cercando di rialzarsi, ma facendo più danni di prima, si ritrova in una giostra sempre squilibrata di emozioni, creme caramel divorati, magici cottonfioc e poveri piccioni, alla ricerca della leggerezza. Perché solo così si possono raccontare (e forse vivere) le storie difficili.