Senza fede è impossibile piacere a Dio
Meditazione all'ora santa di giovedì 6 marzo 2025Dalla lettera agli Ebrei (capitolo 11,1-16) La fede è realtà di cose sperate, e convincimento di cose che non si vedono. In questa gli antichi ricevettero buona testimonianza. Per fede noi pensiamo che il mondo è stato formato dalla parola di Dio, in modo che ciò che si vede non è sorto da cose che già apparivano. Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente che quel di Caino, e per esso ebbe la testimonianza di essere giusto, attestandolo Dio stesso col gradire le offerte di lui, e per via della fede, essendo morto, parla ancora. Per la fede Enoc fu trasportato sì che non vedesse la morte e non si trovò più perché Dio l'aveva portato via, ma prima della sparizione ricevette la testimonianza di essere piaciuto a Dio. Or senza fede non è possibile piacere a Dio, poiché chi s'accosta a Dio, deve credere che Egli esiste, e che Egli è rimuneratore di quelli che lo cercano. - Per la fede Noè divinamente avvisato di cose ancor non visibili, con pia cautela costruì un'arca per la salvezza della sua casa, e per essa condannò il mondo e divenne erede di quella giustizia che si ottiene secondo la fede. Per la fede Abramo chiamato a partire per un luogo che doveva ricevere in eredità, obbedì, e partì senza sapere dove andava. E per la sua fede venne a stanziarsi nella terra promessa come in terra straniera abitando nelle tende, insieme con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della medesima promessa; poiché egli attendeva la città fornita di solide fondamenta, di cui architetto e costruttore è Iddio. - Per la fede la stessa Sara ricevette, oltre il limite dell'età, la virtù di dare in luce una creatura, poichè stimò fedele chi l'aveva promesso. E però da uno solo, e da uno già decrepito nacquero tanti di numero quante sono le stelle del cielo e i granelli di sabbia presso la riva del mare, che sono innumerabili. - Nella fede morirono tutti costoro senza aver conseguito la terra che era stata promessa, ma vedendola di lontano, e abbracciandola, e confessando di essere forestieri e di passaggio sulla terra. Chi dice così mostra chiaramente che è in cerca di una patria. Se avessero avuto in mente quella onde erano usciti, avrebbero avuto tempo di ritornarvi, invece aspirano ad una migliore e vale a dire a una patria celeste. E però Dio non si vergogna di essere chiamato il Dio loro, poiché preparò loro una città.