“Che caldo farà?” è una podcast sfida. E’ la sfida contro chi racconta di “bombe d’acqua” e di “nuova normalità”. E’ la sfida dell’uomo del terzo piano che per...
I 4 cavalieri dell’apocalisse del clima sono noti da tempo a tutti, meno ai cretini, ai media e alla politica. Bolle di calore, inondazioni, siccità e incendi sono i 4 fenomeni che ormai abbiamo normalizzato grazie alla potenza del silenziamento e alla disinformazione di establishment imbarazzanti, media compiacenti e cittadini imbecilli. Spiace dirlo ma quello che è successo nell’incendio di Los Angeles in California ne è un esempio classico. Come è un esempio la reazione scomposta e furente dell’opposizione al governo californiano palesata mentre le case ancora bruciavano. Ci sono delle analogie con quello che viene fatto giornalmente anche qui, con quello che la ricerca del consenso sta facendo alle nostre percezioni. Il risultato ahimè, è visibile in tutto il mondo e continuerà a peggiorare. Le ultime notizie in fatto di Social ne sono la conferma. Facebook seguirà, per ora solo negli USA, l’esempio di Musk con X.Ci attendono tempi riempiti di bugie.
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Abbiamo un problema. Quindi, zitti tutti!
Nonostante il silenzio dei media, ogni giorno escono rapporti drammatici sullo stato del clima del pianeta. Secondo il mio personale avviso esiste una volontà nel nascondere, c’è una premeditazione che viene attuata con metodica scientifica per, paradossalmente, annullare ciò che dice la scienza. Perché l’ignoranza è un problema per la democrazia ma un vantaggio immenso per il potere. L’ultimo rapporto CENSIS sull’Italia del 2024 racconta una vera fabbrica di ignoranti con statistiche che a volte lasciano realmente basiti. Eppure il controllo della popolazione avviene giornalmente e è sempre più marcato in quelle nazioni in cui il pensiero libero e la democrazia erano baluardi storici. Basterebbe osservare quello che sta accadendo negli USA o la lotta al dissenso, sempre più evidente anche in Italia dove dei ragazzi vengono picchiati e dei fascisti vengono ignorati. Nel mentre, ahimè, non facciamo in tempo questa volta ma escono rapporti che sono vere e proprie sirene per la civiltà. Anche se inizia ad avere dubbi sulla sua reale esistenza. Della civiltà intendo. fonte: https://www.censis.it/rapporto-annuale/58%C2%B0-rapporto-sulla-situazione-sociale-del-paese2024-0https://www.censis.it/sites/default/files/downloads/Sintesi%20Fenomenologico%202024.pdf
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36:54
Studi, bolle e silenzio
raccontarci frottole, il 2024 sarà l’anno più caldo di sempre. Eppure, usando una metafora orribile che riguarda la guerra, questi fatti, questi numeri, queste emergenze continue raccontate da studi multidisciplinari che escono ogni giorno, passa tutto sotto un silenzio irragionevole. E’ triste da dire ma il potere sta facendo quello che gli riesce meglio. Manipola anche le brave persone, con un unico scopo. Replicare se stesso. Buon 2025. Ne avremo bisogno.fonte: https://www.worldweatherattribution.org/when-risks-become-reality-extreme-weather-in-2024/
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36:13
Balene, cicloni e grafici in picchiata
Aria fredda e nevicate la settimana scorsa, ma sembra un caso controtendenza specie se confrontato con l’Arctic report della NOAA che racconta una criosfera in grande sofferenza. Sofferenza che patiscono le balene che muoiono di fame per mancanza di risorse e per gli abitanti dell’isola di Mayotte, colpiti da un ciclone spaventoso. Evento, ahimè, oscurato quasi completamente dai nostri media, che si comportano ormai come fossero dei Bravi, di manzioniana memoria, al servizio di un potere che l’argomento clima lo vuole palesemente nascondere alla vista della popolazione. A questo punto è il momento degli auguri di Natale. Sperando si possa rinascere diversi da ciò che siamo ora. fonti https://www.internazionale.it/notizie/gabriele-crescente/2024/03/08/caldo-minaccia-balenehttps://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rsos.231462
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Plastica, ghiaccio e indifferenza
Mentre i dati raccontano un mondo al collasso, i nostri ragazzi si sistemano il ciuffo, si lisciano i capelli, si confrontano ogni giorno con un sistema che li obbliga a consumare, a comperare, a produrre rifiuti. La plastica, in particolare, ormai è nelle pieghe di ogni cosa, anche nel nostro sperma. Nel più assoluto silenzio. Non sia mai qualcuno si svegli.Fonti: doi:10.1017/plc.2024.3https://www.oecd.org/content/dam/oecd/en/publications/reports/2024/10/policy-scenarios-for-eliminating-plastic-pollution-by-2040_28eb9536/76400890-en.pdf
“Che caldo farà?” è una podcast sfida. E’ la sfida contro chi racconta di “bombe d’acqua” e di “nuova normalità”. E’ la sfida dell’uomo del terzo piano che per studio, esperienza e passione proverà a rendere “commestibili” alcuni degli argomenti che hanno a che fare con il nostro stesso futuro e con la meraviglia che abitiamo.Non ci sono velleità od ostentazione, né “credo” da disseminare. E’ una sfida in cui lo scopo è quello di sviluppare curiosità, riuscire a trasferire fatti in forma ordinata, raccontando esperienze e spiegando fenomeni.