Ogni giorno tentiamo di fare del nostro meglio per stare al mondo, e può sembrare strano, ma affrontiamo tutti esattamente le stesse situazioni e siamo diretti ...
«Quando credi che l’opera che hai di fronte sia l’unica che ti definirà per sempre, difficilmente riuscirai a lasciarla andare. La spinta al perfezionismo sarà invincibile. […] Immettere un’opera nel mondo risulterà più facile se ci ricordiamo che ogni pezzo non potrà mai essere un riflesso totale di noi; è soltanto il riflesso di chi siamo in questo momento. […] » (l’atto creativo - rick rubin)la ragione dietro alla nostra difficoltà ad agire, ai nostri blocchi creativi, alla nostra esigenza di definirci e chiederci chi siamo, al nostro bisogno di over giustificarci per controllare quella che è l’idea che gli altri hanno di noi nella loro testa, è nascosta dietro al peso che lasciamo cadere su ogni singolo passo che facciamo, su ogni cosa che diciamo, come se noi fossimo tutto lì, come se noi fossimo solo quello. o almeno questa è la nostra paura. ci portiamo dietro la sensazione che tutto sia “riduttivo” e non rispecchi mai completamente ciò che ci portiamo dentro o che sta nella nostra testa. lasciare un pezzo di noi là fuori con la consapevolezza che ciò possa definirci ed etichettarci è un peso che spesso non riusciamo a sostenere ed è per questo che ci congeliamo. ritrovare la tranquillità nel relazionarci con gli altri, nell’esprimerci e dare vita alla nostre idee sta nel realizzare che nulla è un riflesso completo di ciò che siamo e non lo sarà mai, siamo molto più complessi di così e abbiamo le nostre sfumature quindi è giusto assecondare ciò che sentiamo in un preciso momento così come è giusto assecondare e dare vita alle nostre idee quando ci si presentano senza lasciare che ciò che facciamo definisca chi siamo.non lasciamo che tutto ciò ci precluda la possibilità di raccontarci.
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42:27
accetta di andare anche indietro
nella vita tutti sentiamo ad un certo punto di aver fatto dei passi indietro, di essere peggiorati, di esser ricaduti in vecchie abitudini o di aver perso dei risultati raggiunti, ma potremmo star scambiando qualcosa di temporaneo per qualcosa di definitivo. non hai perso nulla di ciò che ti sei guadagnato e sbagli a condannarti all’idea di essere peggiorato come se non ci fosse mai più nulla da fare, anche se ora senti di andare indietro e hai tanta paura. non è tutto bianco e nero come i miei disegni, che mi rendo conto ora mentre scrivo quanto possano essere un’estensione proprio di questa mia visione in bianco e nero della vita che ogni tanto mi fa catastrofizzare le cose. se sbaglio una volta, non sono mai migliorata.mi piace immaginare l’andare “indietro” nella vita un po’ come lo stare su un elastico. tutti sappiamo che più tendi l’elastico all’indietro più, una volta mollata la presa, arriverà lontano. se immagini di starci sopra ovviamente riesci a percepire della tensione, tutto sembra estremamente fragile e ti senti appeso ad un filo. più vai indietro più hai paura . ricordati anche che però è questione di tempo prima che tu possa ritrovarti lontanissimo, coprendo una distanza nel minor tempo possibile. questo ricordatelo se senti di star perdendo tempo ora perché questo momento potrebbe essere importante per te.per arrivare lontano devi accettare di andare indietro per una frazione di tempo e di spazio, è lì che viene calibrata e ricaricata la tua forza, è lì che prendi la mira ed è lì che succede la magia.
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36:35
c’è posto anche per te
ti tiri indietro quando percepisci qualcuno migliore di te nei paraggi, come se dovessi lasciargli il posto o farti da parte. questo ti porta a non iniziare mai niente perché c’è già chi lo fa meglio o ad abbandonare e a lasciare a metà tutto appena incroci qualcuno di più bravo. infatti stimi spesso più il lavoro degli altri che il tuo. la tua autostima rimane intatta solo quando sei l’unico a “gareggiare” per qualcosa ma sappi che nella stanza entrerà sempre chi è più bello, bravo e intelligente di te e sopratutto chi vuole ciò che vuoi anche tu, pensi davvero che questo ti annulli? che esista un primo posto? forse si, ma a rotazione e ti ci potresti sedere anche tu un giorno. ma non è destinato a durare per sempre e non è li che dovresti ricercare il tuo valore e l’amore da parte delle persone. chissà che succederebbe se per una volta andassi fino in fondo e ti impegnassi davvero senza che le qualità degli altri siano un intoppo per te. ormai è vero, tutti fanno tutto e molti lo fanno anche bene, ma c’è posto anche per te lì fuori quindi trova il coraggio di andartelo a prendere a testa alta. non è il successo degli altri a toglierti il tuo ma la mancanza di impegno e di responsabilità che ti prendi nel coltivare il tuo percorso.
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41:41
il paradosso della scelta
“Il paradosso della scelta è un fenomeno psicologico che si riferisce al fatto che, sebbene avere scelte sia generalmente una cosa positiva, troppe opzioni possono portare ad ansia, stress e difficoltà nel prendere decisioni.” così come prendere una qualsiasi decisione non sarà mai appagante al 100% perché si è perseguitati dalle altre opzioni e dal fatto che magari le altre scelte sarebbero state migliori di quella che abbiamo deciso di prendere. dietro la paura e la difficoltà a prendere decisioni c’è anche una forte ansia di fare sempre la cosa giusta, quasi come se il nostro valore, la stima e la presenza delle persone che abbiamo intorno a noi dipenda dalle piccole scelte quotidiane, banalmente scegliere il ristorante in cui mangiare o la canzone da ascoltare in macchina. a rendere difficile scegliere cosa pensare, cosa comprare, chi avere nella propria vita, ci pensa anche la marea di opinioni e consigli ai quali siamo soggetti tutto il tempo online. capita anche a te di perderti nei commenti o nelle recensioni di altre persone prima di scegliere, comprare o guardare qualcosa? se anche tu preferisci un menù da 5 pizze a uno di 25 e sei sempre l’ultimo a scegliere cosa ordinare è l’episodio giusto per te! xoxo
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44:25
la mia teoria sulla manifestazione
una cosa può essere oggettivamente vera o falsa o è vera nella realtà di chi crede sia possibile e falsa in quella di chi crede che sia impossibile? esiste una realtà unica per tutti o ognuno vive nella sua? bene, nella mia realtà la manifestazione gioca la sua parte ma non come qualcosa di magico e astratto ma come qualcosa di più concreto. in questo episodio vi regalo un posto davanti alla finestra attraverso la quale vivo il mondo e vedo e vivo la mia realtà. credere a qualcosa è bellissimo a patto di non esserne schiavi cedendogli la totale responsabilità di ogni aspetto ed esito della propria vita.
Ogni giorno tentiamo di fare del nostro meglio per stare al mondo, e può sembrare strano, ma affrontiamo tutti esattamente le stesse situazioni e siamo diretti tutti verso la stessa meta, uscirne vivi.
A questo punto mi chiedo: se stiamo andando tutti dalla stessa parte, perché non salire sulla stessa macchina? risparmieremmo un sacco di benzina e sopratutto di energia.
L’obbiettivo è infatti affrontare insieme tutto ciò che succede nelle nostre vite, al fine di rendere questo viaggio il più leggero possibile!
ig: @favjaseitaj