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Geni invisibili

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Massimo Sideri
Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di ques...

Episodi disponibili

5 risultati 29
  • Trailer - Quarta Stagione
    Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati ed esploratori italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con le prime tre stagioni di questo podcast che sono state scaricate e ascoltate oltre mezzo milione di volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte (Bartolomeo Cristofori). Ancora: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Così come gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano. Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i lunedì con «Geni Invisibili 4», 8 nuovi episodi dove parleremo con Christian Greco e Luciano Floridi dell’invenzione del tempo e del dimenticato ruolo di Galileo Galilei anche nella costruzione dell’orologio. Ma anche del cono gelato brevettato a New York dal bellunese Italo Marchioni. Dell’esplorazione dei poli e del dualismo corpo mente (irrisolto almeno dai tempi di Pascal) che oggi torna centrale per la convergenza tra robot e intelligenza artificiale (ne parleremo con Maria Chiara Carrozza e Giorgio Metta). In una storia spesso italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani), L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino e Il Visconte cibernetico: Calvino e il sogno dell’intelligenza artificiale, ambedue scritti con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.Di Massimo Sideri.Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera. Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.
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    2:41
  • L'invenzione del tempo - S4E1
    Quando sono state inventate le ore, i minuti e i secondi, cioè la misurazione del tempo? Dobbiamo risalire all'antico Egitto dei faraoni per ritrovare la prima suddivisione della giornata in 12 ore diurne e 12 ore notturne e anche qui, come ci spiega l'egittologo di fama internazionale e direttore del più antico museo egizio al mondo, Christian Greco, è possibile dimostrarlo con un papiro che si trova a Torino, quello di Amduat con numero di catalogo 1783 (https://collezionepapiri.museoegizio.it/it-IT/document/468). Ma in realtà, per millenni, il tempo è rimasto nel caos. Perché - anche se oggi lo abbiamo dimenticato - la misurazione del tempo è una convenzione che abbiamo introdotto per gestire i commerci, la società, i mercati e i rituali religiosi e laici. A lungo, come mi ha raccontato il filosofo Luciano Floridi, il tempo è stato l'oggetto stesso della filosofia, il panta rei del pensiero. "Non c'è filosofia se non c'è filosofia del tempo" spiega Floridi. Definendolo come un nuovo senso "capace di percepire il non presente", sia esso il passato o il futuro. Ma è stato solo dal Seicento, con le esigenze della rivoluzione scientifica e delle esplorazioni marittime, che abbiamo trovato la soluzione: gli orologi meccanici e di precisione. A chi li dobbiamo? Non ci crederete. A Galileo Galilei. Ascoltate come... Di Massimo Sideri. Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera. Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.
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    27:23
  • Gli orti spaziali - S3E8
    Può la fantasia alimentare la scienza? Oggi, come ci raccontano in questo episodio il fisico Roberto Cingolani e Franco Malerba, il primo astronauta italiano, stiamo progettando anche gli orti spaziali. Per produrre ortaggi e cibo nello spazio e per le comunità di sapiens che dovrebbero colonizzare la Luna con la missione Artemis. Proprio come aveva dovuto fare Matt Damon nel film "The Martian", per sopravvivere sul Pianeta Rosso. Oggi è scienza non fantascienza. Eppure tutto era stato anticipato negli anni Settanta da un Topolino italiano, il numero 1.071: Paperone e la terra di Luna. Disegni di Massimo De Vita e storia di Giorgio Pezzin. 
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    27:08
  • Marconi e il Titanic - S3E7
    E' meglio di un Guglielmo Marconi.Tutti comprendiamo il senso di questo modo di dire: Marconi fu uno dei più grandi inventori seriali italiani. Pensò, immaginò e costruì una parte di ciò che consideriamo la modernità del mondo, a partire dalle telecomunicazioni. Sapevate che, oltre a inventare il telegrafo senza fili e la radio, invenzione che al tempo era derisa dall'ortodossia scientifica perché ritenuta impraticabile a causa della curvatura terrestre, fu tra i primi a comprendere che sarebbe stato possibile trasmettere anche le immagini? Sì, il televisore. Costruì anche uno dei primi prototipi. Lo possiamo paragonare a Nikola Tesla.Marconi vinse il premio Nobel per la fisica nel 1909. Solo un altro italiano, Giosuè Carducci, aveva ricevuto il prestigioso premio, nato nel 1901, prima di lui. Ma non tutto luccica nella sua storia: al Cnr arrivò al posto del fondatore e accademico dei lincei Vito Volterra, cacciato dal regime fascista perché ebreo. Parleremo anche di lui con Maria Chiara Carrozza, presidente proprio del Cnr, e con Roberto Battiston ex presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana: perché Volterra è un altro dei nostri geni invisibili che stiamo recuperando solo ora. Sono Massimo Sideri editorialista e inviato di scienza e tecnologia del Corriere della Sera e alle scoperte italiane dimenticate ho dedicato diversi libri. La sindrome di Eustachio, Storia italiana delle scoperte dimenticate, ma anche due saggi su Italo Calvino, L’innovatore rampante e il Visconte Cibernetico scritti con Andrea Prencipe. C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast voglio continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia, incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.
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    24:37
  • Meucci, il padre del telefono - S3E6
    Il telefono è stato inventato da Alexander Graham Bell. Il 7 marzo 1876, Bell ottenne il brevetto per il telefono".. Questa è la risposta di ChatGPT a una semplice domanda diretta: chi è il padre del telefono? Un ulteriore monito a non accontentarsi delle informazioni che i sistemi di intelligenza artificiale generativa possono fornire come definitive. Perché se è vero che Bell sviluppò un sistema di comunicazione telefonica non si può dimenticare il contributo che diede, prima di lui, il nostro Antonio Meucci. Meucci è forse il capostipite di tutti i grandi innovatori italiani dimenticati: è diventato famoso come uomo dimenticato. A Firenze, la sua patria natale, gli è stata dedicata una targa sulla casa natale in quella che oggi è via de’ Serragli: qui nacque il 13 aprile 1808 Antonio Meucci, inventore del telefono. A Milano gli abbiamo intitolato una strada di periferia con la dicitura  «fisico». Che, per inciso, è anche un errore: Meucci era un aiuto portiere della Porta di San Niccolò a Firenze. Ne parlo in questo episodio, oltre che con ChatGPT stesso, con il fisico Vittorio Pellegrini che ha lavorato proprio ai Bell Labs e che ci aiuta a capire l'eredità di Meucci anche nella comprensione dell'origine del cosmo.
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    20:09

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Su Geni invisibili

Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di questo podcast che è stata scaricata e ascoltata oltre 130 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i martedì con Geni Invisibili 2: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano ma anche l’attuale rivoluzione dell’Open science, la scienza aperta, hanno le proprie radici nel nostro genio come in questo podcast ci riconosce anche Steve Wozniak, il padre dell’Apple I. Creatività: ecco cosa ne abbiamo fatto. In una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.Di Massimo Sideri. Una serie del Corriere della Sera. Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Sito web del podcast

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