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Nato nel lontano 2010, Spazio70 rappresenta ormai il più importante punto di riferimento per chiunque sia interessato ad approfondire la propria conoscenza sugl...

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5 risultati 402
  • [402] Il ruolo della guerra nel mondo contemporaneo. Parla Giorgio Galli
    ➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Università Statale di Milano, 2010. Lezione del professor Giorgio Galli sul tema della guerra (rivoluzionaria) nel mondo moderno e contemporaneo.Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.Tra gli argomenti trattati durante la lezione:1) «Il problema della guerra fredda? Il fatto che l'Occidente abbia dovuto fronteggiare una rivoluzione anticolonialista appoggiata dai partiti comunisti e dall'Urss»; 2) Le guerre «asimmetriche» pre-1989; 3) Le «tentazioni» sull'utilizzo del nucleare tattico negli anni Cinquanta; 4) Esempi storici di «guerra di guerriglia»; 5) «L'Urss? Non ebbe mai come strategia di politica estera una espansione militare nell'Europa occidentale»; 6) La «competizione asimmetrica»; 7) I «convegni» italiani del 1961 e del 1965; 8) «Se guardo verso il mare, vedo la bandiera rossa a Cuba. Se alzo lo sguardo al cielo, vedo la bandiera rossa nello spazio»; 9) I movimenti arabi nazionalisti; 10) I «colonnelli della guerra rivoluzionaria»; 11) «La strategia della tensione? Non ci fu un pericolo di golpe, ma si volle favorire una soluzione politica per mantenere l'Italia nella Nato»; 12) «Il partito armato? Fu un fenomeno prevalentemente italiano»; 13) Domande e risposte. 
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    1:30:16
  • [401] Il «golpe» di via Fani. Parlano Galli, De Lutiis e Giannuli
    ➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Università Statale di Milano, marzo 2008. Presentazione del libro «Il golpe di via Fani», di Giuseppe De Lutiis. Assieme all'intervento dell'autore, proponiamo quelli di Giorgio Galli, Aldo Giannuli e Piero Colaprico.Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.Tra gli argomenti trattati durante la presentazione: 1) «Il progetto di Moro? A mio avviso, non comportava l'ingresso dei comunisti al governo»; 2) «Moro aveva recuperato la fiducia degli Stati Uniti»; 3) «L'evoluzione in senso socialdemocratico del Pci? Dopo un decennio, con Moro al Quirinale»; 4) «Un problema non risolto: l'accelerazione dell'iniziativa delle Brigate rosse»; 5) Sulla «identità» tra primo comunicato e comunicato falso (lago della Duchessa); 6) Il tema della «telefonata bierre» del 30 aprile; 7) Uno «strano libro»; 8) Sugli «intrecci tra certi settori finanziari, criminalità organizza, settori dei servizi e alcuni misteri vaticani» ancora non del tutto chiariti; 9) I due «partiti» sul caso Moro; 10) «Perché le Br osservano ancora la consegna del silenzio?»; 11) «Perché Cossiga si innervosisce quando gli si fa il nome di Steve Pieczenik?»; 12) «In nome di chi uno, oggi, deve rischiare?»; 13) «La cabina di regia? Parigi»; 14) L'obiettivo della «destabilizzazione del Paese»; 15) «Un gruppo diverso per censo e per cultura»; 16) «I contatti con Hyperion? Li tenevano Moretti prima, Senzani poi»; 17) «Chiami de Grossouvre e gli dica che sto per essere arrestato»; 18) «La destabilizzazione? Era il lungo sequestro, non l'omicidio di Moro»; 19) «Gli ultimi giorni di Moro al ghetto? Vi sono degli indizi».
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    1:44:29
  • [400] Violenza, tortura e «managerial science» in ambito militare e poliziesco. Parla Charlie Barnao
    ➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Milano, 30 ottobre 2021, libreria Calusca (via Conchetta, 18). Registrazione del dibattito intolato: La (mala)educazione militare e poliziesca. Violenza, tortura e «managerial science». Durante l'evento — che ha visto la partecipazione di Charlie Barnao, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università Magna Græcia di Catanzaro — sono stati presentati alcuni risultati di una interessante ricerca etnografica condotta da diversi anni sull’addestramento militare e di polizia.Tra i temi toccati durante il dibattito: 1) «Di un uomo si può farne un poliziotto, un paracadutista. Perché non se ne potrebbe fare un uomo?»; 2) L'università di Paris-Nanterre alla fine degli anni Sessanta; 3) I «Provincial Reconstruction Team (PRT)» operanti in Afghanistan; 4) Il «report di ricerca» sui crimini di guerra compiuti dalle forze speciali australiane in Afghanistan; 5) L'operazione «Ibis» in Somalia; 6) Il caso di Emanuele Scieri; 7) Bolzaneto; 8) Abu Ghraib; 9) Il caso Tony Drago; 10) Il caso Andrea Soldi; 11) Occasionalità e «mele marce»?; 12) Sulla possibile correlazione tra il «modello addestrativo delle forze armate» ed episodi di tortura; 13) Il processo della «doppia conversione»; 14) Militarizzazione e arruolamento. La legge Martino; 15) Un approccio etnografico; 16) Addestramento militare, «guerra tecnologica» e «scienza manageriale»; 17) Corea e Vietnam; 18) «Blindare la mente»; 19) Il modulo «SERE»; 20) Sui limiti del modello comportamentista.
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    2:17:59
  • [399] Le Br a Milano. La colonna Walter Alasia
    ➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Milano, 10 aprile 2022. Presentazione del libro Le Brigate Rosse a Milano. La colonna Walter Alasia – Testimonianze e documenti (Pgreco, 15 aprile 2021). L'evento si è tenuto presso i locali della Libreria Calusca (via Conchetta, 18).Tra i temi toccati all'interno della presentazione: 1) Scuole e fabbriche. Il contesto milanese alla fine degli anni Sessanta; 2) Collettivo politico metropolitano e Sinistra proletaria; 3) Siemens e Pirelli; 4) La critica brigatista alla «teoria dei due tempi» del processo rivoluzionario; 5) «Internità alla classe e progettualità strategica»; 6) Il 1981 e i «cinque sequestri di lunga durata»; 7) La brigata Alfa Romeo; 8) Il sequestro Sandrucci; 9) La brigata ospedalieri; 10) La situazione, attuale, dei detenuti politici; 11) Dopo il 1973, Ristrutturazione e finanziarizzazione; 12) Il ruolo del Pci; 13) La normativa emergenziale e quella sul «pentitismo»; 14) Il rapimento Dozier e i casi di tortura ai danni dei Br; 15) Il fascicolo su via Fracchia «sparito».
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    2:17:19
  • [398] Sulle orme del «Mostro». Il fenomeno del guardonismo nei primi anni Ottanta
    ➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Domenica, 7 giugno 1981, ore dieci circa. Un brigadiere, durante una passeggiata col proprio figlio in località Villa Bianchi a Scandicci, nota un’auto Fiat Ritmo color rame col vetro anteriore sinistro frantumato. A poca distanza, una borsetta da donna e oggetti personali per terra. Avvicinandosi, nota che vi è un ragazzo privo di vita al posto di guida: si scoprirà essere Giovanni Foggi. Non vede il corpo di Carmela De Nuccio, la fidanzata di Foggi, celato all’altro lato della strada nella vegetazione, ma si reca comunque al bar più vicino, in Piazza di Vingone, da dove chiama il 113. Cinque minuti più tardi, al bar arriva una volante con due funzionari. Con loro il brigadiere ritorna sulla piazzola, dove gli agenti finalmente rilevano anche la presenza del corpo della giovane ragazza sotto il ciglio della strada sterrata. Successivamente vengono raggiunti dalla Squadra Mobile con il funzionario e il magistrato di turno. Intanto alle ore 10:15 si presentano in stazione le famiglie dei due ragazzi, per denunciarne il mancato ritorno a casa.Di quanto avvenuto in quella tragica notte, sembrano a conoscenza due tizi che bazzicano nella zona ormai da diverso tempo: Enzo S. di Montelupo Fiorentino, trentasei anni, e Fosco F. di Scandicci, quarantotto anni. Il primo è un guardone ben attrezzato, per questo suo «viziaccio» già destinatario di alcuni «avvertimenti». Il secondo si dichiara più improvvisato e interessato principalmente alle coppie mature, perché «più espansive e rumorose». Anche lui ha ricevuto minacce, in passato. Una volta l’hanno addirittura speronato, fino a farlo finire con l’auto in un fosso.Ma quanto sanno, questi due amici, del terzo delitto del cosiddetto mostro di Firenze? Cosa possono aver visto?A cavallo tra anni Settanta e Ottanta, le campagne toscane furono teatro di un fenomeno inquietante capace di intrecciarsi drammaticamente con i crimini attribuiti al Mostro di Firenze. Non poche zone appartate, luoghi di incontro di coppiette in cerca di un po' di intimità, divennero con il tempo meta di silenziose presenze notturne, i cosiddetti «voyeur», figure soltanto all’apparenza marginali e «folcloristiche».Più comunemente definiti «guardoni», osservavano nell'ombra le coppiette appartate. Giravano armati di torce, talvolta registratori e taccuini sui quali annotare targhe e spostamenti. Una pratica tanto diffusa quanto inquietante, che finì per calamitare l’attenzione degli inquirenti.Nel caso del duplice omicidio Foggi-De Nuccio, il ritrovamento dei bossoli confermò immediatamente il legame con i precedenti omicidi. Parallelamente alle indagini sul «maniaco seriale», i riflettori si accesero sul fenomeno del guardonismo, che riguardava, tra le tante, le aree tristemente note per le vicende legate al «Mostro».  Alcuni di questi «osservatori» dichiararono di essere stati nei paraggi la notte dell’omicidio del 6 giugno 1981. Tuttavia, le loro versioni, assieme a qualche ammissione, si riveleranno in genere parziali, omissive, piene di contraddizioni se non di vere e proprie menzogne. Racconti che, contribuendo ad alimentare un clima di sospetto, spingeranno gli inquirenti a esaminare più a fondo le attività di chi si aggirava, di notte, in quei luoghi.Tra i temi toccati all'interno dell'episodio: 1) Il voyeurismo «organizzato» nelle campagne fiorentine dei primi anni Ottanta; 2) Il delitto di Scandicci del giugno 1981; 3) Il profilo di Enzo S. e Fosco F., due frequentatori abituali delle zone dove si appostavano le coppie; 4) Spostamenti e contraddizioni; 5) Una riflessione finale sulle informazioni note a «Enzo» prima della divulgazione ufficiale; 6) «Non si tratta né di 'ndrangheta né di camorra».Il brano di apertura utilizzato nell'episodio è: Creepy Music Box - Halloween Music - Horror Scary Spooky Dark Ambien.Il brano di chiusura è: Synthwave | Midnight Highways
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    32:26

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Nato nel lontano 2010, Spazio70 rappresenta ormai il più importante punto di riferimento per chiunque sia interessato ad approfondire la propria conoscenza sugli anni Settanta in Italia e più in generale sul periodo che va dal 1968 al 1984. Il canale presenta anche altri materiali su fatti, persone, vicende storiche e giudiziarie di rilevante interesse pubblico.Siamo ampiamente presenti su Facebook, You Tube, Twitter, Instagram, Threads e Telegram.Il nostro sito internet: Spazio70.comPer contatti: [email protected] un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.
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