La lunga marcia dei diritti delle donne italiane lungo il Novecento raccontata attraverso i repertori sonori dell’Archivio Luce, interventi di storiche contempo...
Ep 6: Gli anticoncezionali e l'interruzione di gravidanza
In Italia la diffusione dei mezzi anticoncezionali è il risultato di una lunga battaglia iniziata a cavallo tra Ottocento e Novecento all’interno di una società profondamente bigotta e moralista. Le contraddizioni e le ipocrisie che hanno caratterizzato il dibattito in Italia, mostrano come qualsiasi tipo di indagine scientifica del corpo e della sessualità umani, imperando una morale di stampo spiritualista, fosse additata come immorale e, soprattutto, anticristiana.Fu l’abolizione, attraverso una sentenza della Corte costituzionale, che vietava e puniva “la propaganda dei mezzi atti a impedire la procreazione” ma anche dell’utilizzo dei contraccettivi, a mettere fine alla contraccezione illegale. Un’onda si era messa in moto, che portò nel 1978 all’approvazione della legge 194 sull’aborto.
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Ep 5: Il divorzio
Di separazione coniugale si parla sin dai tempi dell’Unità d’Italia. Ma ci vollero due conflitti mondiali e più di 70 anni, prima che la proposta venne introdotta all’interno dell’ordinamento giuridico italiano. Oltre le grandi manifestazioni avute alla fine degli anni ‘60, il deputato socialista Loris Fortuna ebbe un ruolo cruciale nella sensibilizzazione delle masse sul tema.
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Ep 4: La legge e la società
Nella società, nel suo complesso, il rapporto tra uomini e donne è ancora estremamente impari, soprattutto se si parla di un tema tabù come il sesso. Nel 1958 viene approvata la legge Merlin, che abolisce lo sfruttamento statale della prostituzione e la minorazione dei diritti delle prostitute. Nel 1959 uscì il libro di Gabriella Parca “Le italiane si confessano” suscitando un vero scandalo. Per la prima volta donne di ogni strato sociale confessavano i rapporti con l’altro sesso, i ricatti subiti, le prevaricazioni, ma anche i diffusi pregiudizi e le violenze.
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Ep 3: Al lavoro!
Il viaggio dispari continua, lungo gli anni dell’immediato Dopoguerra e si sofferma su un aspetto fondamentale: nel 1948 la Costituzione repubblicana garantisce l’uguaglianza formale fra i due sessi. Ma di fatto restano in vigore tutte le discriminazioni legali vigenti durante il periodo precedente. Negli anni ‘50 e ‘60 cominciano a concretizzarsi alcune importanti norme sulla tutela della lavoratrice madre, il divieto di licenziamento durante la gestazione, l’astensione obbligatoria prima e dopo il parto.
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Ep 2: Finalmente il voto!
La Seconda guerra mondiale, come del resto anche la Prima, genera nuovi spazi d’azione per le donne, chiamate a sostituire in molti posti di lavoro gli uomini impegnati al fronte. Molte donne partecipano attivamente alla Resistenza. Dalle violenze infinite si giunge alla grande tappa del voto femminile e dell’elezione di parlamentari donne alla Costituente, 1946. È la prima grande conquista delle donne: il diritto di voto.
La lunga marcia dei diritti delle donne italiane lungo il Novecento raccontata attraverso i repertori sonori dell’Archivio Luce, interventi di storiche contemporanee, pagine di diari, lettere, memorie e testimonianze. Dalle aspirazioni di voto alle grandi conquiste degli anni ’70, un percorso a volte tortuoso, irto di ostacoli da superare e di pregiudizi da abbattere. Un viaggio ancora in corso…
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