È la mattina del 23 giugno quando un uomo, Mario Meneguzzi, gira per le redazioni dei giornali romani. Spiega ai cronisti che la nipote, Emanuela Orlandi, citta...
Se ti è piaciuto questo podcast, ascolta anche ’Nera’, la mia nuova serie scritta insieme a Massimo Lugli. Per cinquant’anni Massimo ha seguito per Repubblica e altri quotidiani i principali casi di cronaca nera italiana, incontrando investigatori, magistrati, avvocati e familiari delle vittime. Cosa succede nelle redazioni dei giornali quando arriva la notizia di un delitto? Come si muove un giornalista davanti a un omicidio? Insieme a voi, toreneremo sui luoghi del delitto, per ricostruire indagini, errori e tutto il dietro le quinte della ricerca dei colpevoli e del racconto giornalistico. Il 20 di ogni mese, una nuova storia da ascoltare.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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1:18
8. Palla 8
Il Vaticano, a sorpresa, ha accettato di aprire un’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela, anche la Procura di Roma farà lo stesso mentre in Parlamento sarà una Commissione di indagine a cercare di fare luce sul caso. Qualcosa sembra muoversi. Le inchieste potrebbero approdare a qualcosa? La verità è vicina? Su questo i due autori del podcast, Antonio Iovane e Massimo Lugli, sembrano in disaccordo ma una cosa è certa: in quarant’anni sono stati in molti a speculare sulla scomparsa di una quindicenne vaticanaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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35:34
7. Mitomani
Emanuela Orlandi è la figlia di Giovanni Paolo II. Emanuela Orlandi è la moglie di Pietro Orlandi. Emanuela Orlandi vive sedata da quarant’anni. Sono tante le storie incredibili o ridicole attorno alla scomparsa della quindicenne vaticana: racconti di mitomani, gente in cerca di visibilità, di lucro, oppure semplicemente poco credibile. Ma spesso, in queste storie, si nascondono tentativi di depistaggio: chi è che non vuole che sia fatta luce sul caso Orlandi?See omnystudio.com/listener for privacy information.
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29:58
6. Mirella, l’altra Emanuela
Con un comunicato del 3 agosto 1983, firmato dal sedicente “Fronte Turkesh”, il nome di Emanuela viene associato a quello di un’altra ragazza, scomparsa un mese e mezzo prima di lei: Mirella Gregori. Massimo Lugli segue anche questa pista cercando di capire se tra le due sparizioni possa esserci davvero una correlazione. È così o si tratta due storie distinte?See omnystudio.com/listener for privacy information.
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26:01
5. La banda della Magliana
Una telefonata anonima alla trasmissione ’Chi l’ha visto?’, in cui si suggerisce di cercare Emanuela nella tomba del boss della Magliana, Enrico De Pedis, indebitamente sepolto nella Chiesa di Sant’Apollinare a Roma, inaugura la nuova pista: a rapire Emanuela Orlandi sarebbe stata la Banda della Magliana per ricattare il Vaticano e farsi restituire i soldi investiti nello Ior, la Banca Vaticana. A corroborare la pista anche la testimonianza di Sabrina Minardi, ex amante di De Pedis, che racconta alcuni risvolti sconcertanti. Massimo Lugli segue il filone ed è lì quando la polizia riesuma il cadavere del boss a Sant’Apollinare. Con tutto il suo scetticismo.See omnystudio.com/listener for privacy information.
È la mattina del 23 giugno quando un uomo, Mario Meneguzzi, gira per le redazioni dei giornali romani. Spiega ai cronisti che la nipote, Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, è scomparsa dal giorno precedente e chiede che la notizia sia pubblicata. Massimo Lugli ha ventotto anni e da otto lavora a "Paese sera" prima di passare a "La Repubblica". Si interessa a quella storia, parla con magistrati e poliziotti, si fa un’idea. Pochi giorni dopo, con l’appello di Giovanni Paolo II per la liberazione della quindicenne, nasce "Il caso Orlandi" ed Emanuela diventa la scomparsa più famosa d’Italia.
Dal 1983 Lugli ha seguito e vagliato tutte le piste possibili e parlato coi protagonisti di questa vicenda. Insieme ad Antonio Iovane ripercorre qui quarant’anni di indagini, depistaggi, ricerche, insabbiamenti e racconta cosa abbia significato occuparsi di cronaca nera nell’Italia criminale.