Tendiamo a dimenticarcelo, ma agli albori dell’informatica avere uno schermo non era scontato. E come si giocava? Semplice, si usava la scheda grafica più potente del creato: il cervello umano.In questo episodio torniamo addirittura all’epoca dei mainframe e raccontiamo una delle forme più significative ma un po’ dimenticate del gaming: le avventure testuali.Lo facciamo con due dei suoi protagonisti più iconici: Enrico Colombini, autore di Avventura nel Castello, e con David Fox, fra i più grandi interpreti del genere, collaboratore, fra gli altri, di George Lucas.
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E ora, pubblicità
Se un tempo il gaming era considerato un passatempo per bambini in età scolare, oggi è qualcosa che trascende ogni fascia demografica. Come siamo arrivati qui?Questo episodio racconta la pubblicità dei videogiochi, in modo da capire come si è evoluto il loro pubblico, e non solo. E poi, diciamolo, le pubblicità dei videogiochi hanno avuto momenti così folli che non vedevamo l’ora di raccontarveli.Lo faremo con Alessandro Apreda, blogger nel suo “Antro Atomico del Dottor Manhattan”, e con Francesca Prandoni, senior PR e event manager di Nintendo Europa.
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Il gioco (d)e(l)la distribuzione
Viviamo nell’era della disponibilità totale delle forme di intrattenimento.Possiamo accedere al 90% della produzione musicale mondiale in un istante, per ascoltarla in streaming, senza nemmeno scaricarla. Abbiamo a portata di click cataloghi sconfinati di film e serie TV e grazie alle magie dell’ecommerce possiamo comprare qualsiasi prodotto ci salti in mente e riceverlo a domicilio nel giro di poche ore.E con i videogiochi come funziona?A Videogame ne parliamo con Riccardo Albini, fondatore di Videogiochi, la prima rivista di settore in Italia, e Marco Spelgatti di Owof games, studio di sviluppo indipendente, molto indipendente.
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Tutto è politico. Il videogioco non fa eccezione
I temi scottanti della nostra società si riflettono, oltre che sulle nostre vite, anche sulle nostre opere, e questo fa sì che anche il mondo dei pixel possa diventare teatro di scontri ideologici, in ogni direzione.Questo episodio di Videogame si concentra non tanto su l'intrinseca natura politica dei videogiochi, ma sui videogame che mettono la politica al centro del loro gameplay. Per farlo, ne parla con Simone Spetia, giornalista e conduttore di “24 Mattino”, e con Pietro Righi Riva, director, producer e co-fondatore del premiato studio Santa Ragione.
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Una Nave solitaria alla conquista del mondo
In questo podcast ci siamo focalizzati sui grandi fenomeni, legati alle più famose software house e alla distribuzione internazionale. Come la musica e le altre arti, però, il videogioco non ha solo un coté commerciale, mainstream, ma anche un frizzante underground, fatto di progetti audaci, sperimentali, politici; a volte semplicemente folli. Solo esplorando anche questa dimensione è possibile capire il potenziale dirompente dei pixel.Questo episodio, invece, vi racconterà un gioco unico, nel vero senso della parola, perché ne esiste solo una copia. Si chiama NAVE, ed è un cabinato arcade… leggendario.A Videogame parliamo con il suo creatore, Hernan Saez, producer, regista e fondatore di Videogamo.
Sono ovunque, anche dove non te lo aspetti. E non sono l’ultima moda passeggera, come in molti credono, ma sono destinati a ridisegnare le nostre vite, ben oltre il tempo libero. Parliamo dei videogiochi che, evasi dalle console, dai pc di qualche nerd e dalle sale arcade anni ‘80, sono diventati un fenomeno inarrestabile, che ha cambiato, oltre all’intrattenimento, la didattica, la comunicazione, lo sport, l’economia fino a conquistare il mondo intero. “Videogame - Molto di più in gioco” è la nuova serie podcast di Radio 24 in cui Emilio Cozzi, giornalista e divulgatore di spazio e tecnologia, racconterà come e perché i videogame sono parte della vita quotidiana di tutti noi, anche di chi non se n’è accorto .CREDITIVideogame - Molto di più in gioco di Emilio CozziSound design Alessandro ChiappiniProducer Riccardo Poli e Pier-Luca PuzzangheraResponsabile di produzione Guido ScottiCoordinamento editoriale Alessandra Scaglioni