Ah... è svizzero? Quante volte vi siete stupiti scoprendo che quella particolare canzone che tanto vi piace è svizzera?All'ombra del grande mercato e del circo ...
Eros Minichiello, in arte Cybophonia, ha fatto un album che è come una scatola di cioccolatini assortiti. undefined“Nothing more” vede il musicista, produttore e DJ locarnese in modalità trasformista. Della chill-out che aveva caratterizzato il periodo Irma Records di Cybophonia (quello più popolare) restano delle tracce, perché mica lo rinneghi il tuo DNA, però questo disco ambizioso suona come il bouquet stilistico di un artista che ha cambiato direzione, in maniera radicale. undefinedIl dream-pop di Minichiello di che avevamo assaggiato nel 2021 con l’album “Bloom”, adesso si tinge di folk-rock, di arpeggi di chitarra acustica … c’è un accenno di bossa, ci sono brani cantati in italiano, ci sono gli archi. Cybophonia, nel suo lungo percorso evolutivo, questa volta offre un caleidoscopio musicale che, pur essendo variato ed eclettico, non tradisce le sue radici e la sua coerenza.undefined
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30:51
Arthur Hnatek - Adrift
Si chiama “Adrift” il primo vero album di Arthur Hnatek, rinomato maestro della batteria jazz diventato sperimentatore elettronico, già Premio Svizzero di Musica e osannato da personaggi come Tom Ravenscroft e Gilles Peterson di BBC6.Dopo una lunga serie di singoli, EP e collaborazioni entusiasmanti inaugurata nel 2020, il musicista ginevrino di stanza a Zurigo aggiunge un nuovo tassello al suo puzzle evolutivo. Spingendosi oltre i confini delle convenzioni, Hnatek ridefinisce il concetto di musica elettronica contemporanea mescolando improvvisazioni percussive acustiche e cultura club, in un processo di semplificazione ritmica che è semplice solo all’apparenza.undefinedNel suo primo LP distribuito da Mouthwatering Records e disponibile anche in vinile, Arthur alterna ambienti dancefloor a paesaggi sonori onirici, passando dalla Breakbeat e dall’IDM. Il titolo “Adrift” dice tutto: andare alla deriva, in balia della corrente, senza un porto dove attraccare.undefinedLa nostra chiacchierata è partita proprio da lì, da quell’idea che, alla fine, c’è una componente dell’arte creativa che non potrai mai controllare.undefined
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30:05
Andrea Bignasca - Stranger
Ricordo ancora la sorpresa ascoltando per la prima volta le linee vocali del primissimo EP che Andrea Bignasca aveva impacchettato da solo con il bricolage. Era il 2014. C’era qualcosa di durevole in quella voce, una prospettiva, la certezza che quel canto così solido fosse un dono, una specie di basamento dorato su cui investire.undefinedAndrea Bignasca oggi è una voce rock svizzera affermata. In 4 album, Andrea (che da qualche anno è di stanza a Lisbona) ha plasmato un “Bignasca sound” che si rimodella ogni volta. La costante, é la capacità innata di scrivere canzoni. Belle canzoni.Lo “stranezza” del nuovo album “Stranger” si ritrova nel nuovo ruolo di Andrea Bignasca come genitore, in una primogenita che non conosceva prima di incontrare, nelle vesti inedite di madre della sua compagna e in un disco più strano, un po’ più prodotto e affrontato diversamente. Per capire meglio e per fare una nuova immersione nel suo mondo musicale, abbiamo raggiunto Andrea Bignasca in Portogallo.undefined
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31:21
Olympic Antigua - Heavy Heart
È bello essere testimoni dell’evoluzione delle cose. Olympic Antigua avevano fatto breccia nei nostri cuori all’istante, da quel primo singolo “Mr. Preacher” del 2021 che anticipava l’arrivo del primo EP omonimo. Era un blend rock-soul ruvido e desertico, “à la Dan Auerbach in modalità di The Arcs” per azzardare un riferimento.Olympic Antigua hanno pubblicato “Open Heart”, un secondo EP da sei tracce (+ 3 radio edit) con un suono più morbido, curato dal rinomato produttore Marcello Giuliani. C’è anche una new-entry nella famiglia, la cantautrice e polistrumentista vodese Delia Meshlir, in veste di supporto per i concerti. Almeno per il momento...undefinedOlympic Antigua è un super-gruppo attivo sull’asse vallesano-vodese e composto da Tiziano Zandonella (Yellow Teeth), Igor Métrailler (The Last Moan), Tim Dorsaz (Tim and the Thieves) e Kevin Ruffieux (già batterista di Mount Koya).Per la puntata numero 700 di Confederation Music, vi proponiamo l’incontro avuto con Igor, Tim e Kevin in occasione della loro performance alla passata edizione di Label Suisse.undefined
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29:58
Tal Arditi - Waiting for your love
Tal Arditi è stato una promessa del jazz-europeo. “È stato” perché è in quel contesto che aveva fatto parlare di sé, finché la pandemia non ha fatto da spartiacque e, dopo i mesi del lockdown, vuoi anche per le settimane passate a casa in confinamento, Tal è riemerso trasformato in cantautore. E che cantautore. Tal Arditi oggi fonde elettronica e chitarra acustica in chiave folk e canta le sue storie in un mélange sonoro raffinato, pubblica dischi con un ritmo impressionante (il prossimo “Close Your Eyes” arriverà nel 2025) e si sta affermando come prolifico e talentuoso singer-songwriter svizzero, sull’asse Basilea-Berlino, la sua seconda casa.Sandra Romano ha intervistato Tal Arditi e questa è la sua storia; e la sua musica ovviamente, pubblicata dall’etichetta bernese Mouthwatering Records..undefined
Ah... è svizzero? Quante volte vi siete stupiti scoprendo che quella particolare canzone che tanto vi piace è svizzera?All'ombra del grande mercato e del circo mass-mediatico internazionale, in Svizzera si crea e si produce musica di ogni genere ad alto livello!Confederation Music è una finestra aperta sulla variegata e frizzante scena musicale elvetica.Potrete ascoltare parole e suoni di chi ha scelto di fare il musicista nel nostro paese, o di quegli Svizzeri che fanno musica all'estero, ma anche di chi, arrivando da fuori, ha fatto della Confederazione il proprio campo base musicale!