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Di segni e di forme - Architetti e designer italiani si raccontano

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Radio 24
Sono conosciuti in tutto il mondo per aver creato edifici meravigliosi, opere pubbliche maestose, luoghi sacri avveniristici, ma anche oggetti quotidiani e comp...

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  • Benedetta Tagliabue, acciaio e vimini, solidità e leggerezza, disciplina ed emozione
    Una struttura d'acciaio rivestita di pannelli in vimini. Benedetta Tagliabue è proprio così, come il padiglione spagnolo che ha progettato nel 2010 per l'Expo di Shangai: innovazione e tradizione, solidità e leggerezza, disciplina ed emozione.Infanzia in Brianza, “vita da girovaga” per sua stessa ammissione, carriera internazionale, naturalizzata spagnola (vive da molti anni a Barcellona) "da sempre per me il disegno - dice - è lo strumento che mi aiuta a capire il mondo”. Il suo maestro, punto di riferimento professionale e non, resta il marito prematuramente scomparso nel 2000, l'architetto catalano Enric Miralles, considerato l'enfant terribile dell'architettura spagnola.
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  • Giulio Iacchetti, gli oggetti disobbedienti e il design inclusivo
    Per Giulio Iacchetti e per la sua poetica progettuale il design deve misurarsi con una certa “estensione democratica”. Due volte compasso d'oro, attento all'evoluzione del rapporto tra artigianalità e design e alla ricerca di nuove tipologie di oggetti di design, il suo è un approccio quasi sentimentale alla progettazione. Classe 1966, arrivato alla professione da autodidatta, all'insegna di un design inclusivo gli oggetti che crea, per sua stessa definizione, sono oggetti "disobbedienti". “Ogni oggetto nuovo che viene disegnato - racconta - disobbedisce alla regola della continuità con quello precedente. E poi - sottolinea - la disobbedienza è molto più interessante dell’obbedienza”.
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  • Rossana Orlandi, la gran dama del design
    Per Rossana Orlandi, gallerista, gran dama del design, numero uno dei talent scout, l'hanno definita in molti modi, tutto nasce dalle relazioni, dalle passioni, dalle emozioni. Premio compasso d'oro alla carriera nel 2022, la sua galleria a Milano è considerata una vera e propria mecca del design, punto di riferimento a livello internazionale per il settore. Un’ex fabbrica di cravatte che, in realtà, doveva diventare la casa di famiglia e una casa, un luogo d’incontri, nelle intenzioni della sua creatrice, è rimasta. Ha promosso decine di designer e artisti, con un fiuto infallibile ha anticipato visioni e tendenze.Trent’anni di lavoro nella moda nella sua prima vita professionale, deve a un incontro speciale, quello con Coco Chanel, i suoi punti di riferimento in termini di eleganza e classe.
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  • Antonio Citterio, il gentleman del design
    Per Antonio Citterio anche la creatività è un mestiere: va educata e alimentata costantemente. Conosciuto con il soprannome di "gentleman del design", ad indicare un modo di progettare e realizzare oggetti ed edifici dalle forme gentili, quattro volte compasso d'oro, i prodotti che ha firmato abitano le case di molti e popolano l'immaginario domestico collettivo. Lontano anni luce dal radicalismo, Citterio coniuga da sempre slancio creativo e pragmatismo industriale, design e mercato: "dalla scuola americana ho imparato molto presto - racconta - che la creatività è parte del processo". Il disegno per lui è sostanza: apprendimento, ispirazione, relazione. “Solo ridisegnando un edificio - sottolinea - ne capisci il progetto”.
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  • Michele De Lucchi, l'architettura, il design e lo spirito del tempo
    Per Michele De Lucchi, architetto e fondatore di AMDL CIRCLE, la ricetta segreta dell'architettura e del design non ha a che fare con la forma, il colore, la meccanica, questi elementi sono solo la sua conseguenza, è connessa invece alla capacità di saper cogliere lo spirito del tempo. Solo così spiega il successo della lampada Tolomeo, uno dei suoi oggetti più iconici, la lampada più venduta al mondo. Solo così descrive il suo tratto distintivo, la sua cifra progettuale, che in molti riconducono all'unione tra funzionalità ed estetica. Classe 1951, allievo di Ettore Sottsass, che - dice - imitava in tutto, ha disegnato oggetti e arredi per le più conosciute aziende italiane ed europee, ha progettato e ristrutturato numerosi edifici sedi di grandi società nel mondo. Porta la sua firma il Padiglione Zero, simbolo di Expo Milano 2015. La sua visione per l'architettura del futuro guarda ad edifici che seguano il ciclo vitale dell'ecosistema.
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Su Di segni e di forme - Architetti e designer italiani si raccontano

Sono conosciuti in tutto il mondo per aver creato edifici meravigliosi, opere pubbliche maestose, luoghi sacri avveniristici, ma anche oggetti quotidiani e complementi d’arredo che hanno una caratteristica in comune: sono iconici.“Di segni e di forme” è il nuovo podcast originale di Radio 24 in cui architetti e designer italiani si raccontano. Chiara Albicocco e Marialuisa Pezzali li hanno incontrati e svelano le loro storie attraverso aneddoti, riflessioni ed episodi inediti.Tra storia e contemporaneità, una narrazione che parte dall’infanzia e dai legami con la città di origine, la formazione, le prime esperienze professionali e gli incontri che hanno cambiato loro la vita, per arrivare ai progetti, alle opere, agli oggetti che hanno realizzato, ma anche ai fallimenti… diventati poi un presupposto per il successo.Fabio Novembre, Carlotta de Bevilacqua, Massimiliano Fuksas, Laura Andreini, Matteo Thun e Mario Cucinella sono i protagonisti di questa prima serie. Le loro voci ci accompagneranno in questo viaggio fatto di segni e di forme.CREDITITesti e interviste a cura di: Chiara Albicocco e Marialuisa PezzaliProducer: Pier-Luca PuzzangheraCoordinamento editoriale: Alessandra ScaglioniQuesto podcast fa parte del progetto “Ti racconto in italiano” promosso dall’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi del Ministero della Cultura finalizzato a documentare, valorizzare e promuovere la cultura e la lingua italiana attraverso interviste biografiche a personalità impegnate nel design e nell’architettura, nella politica, nelle istituzioni, nell’economia, nell’associazionismo, nella cultura, per un approfondimento sulla storia dell’Italia contemporanea.   Si ringrazia il Comitato Scientifico:Piero CavallariAntonello de Berardinis Massimo PistacchiNicoletta Polla MattiotAlessandra Scaglioni 
Sito web del podcast

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