In un piccolo comune della provincia di Reggio Emilia, Cavriago, c’è un busto di Lenin forgiato da un gruppo di operai di Lugansk, in Ucraina, nel 1922, fondend...
Siamo arrivati alla fine. Nell'ultimo episodio di Kult proviamo a unire i fili, raccontando di significati applicati al Lenin simbolo da comunità molto diverse tra loro. Dalla Russia di Putin a Piazza Lenin di Cavriago, raccontiamo dei nuovi significati di un'icona che si trasforma pur non cambiando forma.
A questa puntata hanno collaborato: Giovanni Savino, ex professore all’Accademia Presidenziale di Mosca ora all’Università Federico II di Napoli;
Gian Piero Piretto, ex docente di Cultura russa e Metodologia della cultura visuale all'Università degli Studi di Milano; Maria Chiara Franceschelli, dottoranda alla Scuola Normale di Pisa specializzata in società civile e movimenti sociali in Russia; Max Collini, il cantante degli Offlaga Disco Pax; Francesca Bedogni, Sindaca Cavriago; Massimo Zamboni, autore de La Trionferà e fondatore dei leggendari CCCP.
Siamo Angelo Zinna & Eleonora Sacco, gli autori di Cemento Podcast. Siamo tornati per raccontarvi essenzialmente una storia di idee. Idee dopo le quali la vita di miliardi di persone non sarebbe mai più stata la stessa. Questa storia inizia con un ragazzo tedesco che va a Londra a vedere le fabbriche di suo padre, e finisce con centinaia di statue di Lenin che cadono giù, una dopo l’altra, in diversi paesi del mondo. È l’onda lunga della storia, che fa il suo corso. L’onda sommerge e lava, ma qualcosa resiste. Qualche roccia ben ancorata a terra, che l’onda bagna soltanto, senza trascinarla via. Una di quelle rocce si trova in un paesino sperduto della bassa padana, in provincia di Reggio Emilia. Dove l’aria che si respira arriva da lontano, e non sa di provincia.
Se ti è piaciuto Kult, puoi ascoltare anche il nostro primo podcast, Cemento. Per contattarci puoi scrivere a [email protected].
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57:37
12 - Il culto
Il culto della personalità di Lenin è stato un processo mastodontico che ha investito la vita politica e culturale dell’Unione Sovietica su tutti i livelli. È stata una strategia vincente che ha tenuto insieme il paese in un momento delicatissimo: la morte prematura del primo leader rivoluzionario comunista al mondo. Finita la guerra civile, serviva un elemento unificante positivo mentre i bolscevichi si scannavano per il potere dietro le quinte. La morte di Lenin era l’occasione perfetta.
In questo episodio parliamo di cosa succede dopo la morte di Lenin con il Professor Gian Piero Piretto, autore di Quando c'era l'URSS.
Siamo Angelo Zinna & Eleonora Sacco, gli autori di Cemento Podcast. Siamo tornati per raccontarvi essenzialmente una storia di idee. Idee dopo le quali la vita di miliardi di persone non sarebbe mai più stata la stessa. Questa storia inizia con un ragazzo tedesco che va a Londra a vedere le fabbriche di suo padre, e finisce con centinaia di statue di Lenin che cadono giù, una dopo l’altra, in diversi paesi del mondo. È l’onda lunga della storia, che fa il suo corso. L’onda sommerge e lava, ma qualcosa resiste. Qualche roccia ben ancorata a terra, che l’onda bagna soltanto, senza trascinarla via. Una di quelle rocce si trova in un paesino sperduto della bassa padana, in provincia di Reggio Emilia. Dove l’aria che si respira arriva da lontano, e non sa di provincia.
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44:50
11 - Ziggurat cubista
Il 21 gennaio del 1924 Lenin si spegne definitivamente. È un evento destinato a cambiare le vite di milioni e milioni di persone sulla faccia della Terra: Vladimir Ilich muore, Lenin sopravvive. L’uomo se ne va, rimane il dio: il leninismo, la personificazione del Partito. Un cadavere imbalsamato, che tutti potevano vedere, idealizzare, adorare.
In questo episodio parliamo di cosa succede dopo la morte di Lenin con il Professor Gian Piero Piretto, autore di Quando c'era l'URSS.
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32:43
10 - Il busto
Il legame tra Cavriago e l'Unione Sovietica rinasce con la fine del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale e si esprime in un gemellaggio con la città di Benderi, nella Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia, che decide di donare a Cavriago un busto di Lenin in segno di amicizia. In Piazza Lenin però arriverà un altro busto, costruito 50 anni prima a Luhansk, che nel tempo acquisirà un significato nuovo.
In questo episodio ascolterete le voci di Jones Reverberi, ex segretario del PCI di Cavriago, Brunetta Partisotti dell'Associazione Carmen Zanti, lo storico Dario Ferrari Lazzerini, Massimo Zamboni, ex CCCP e autore del libro La Trionferà, e Max Collini, cantante degli Offlaga Disco Pax e degli Spartiti.
Siamo Angelo Zinna & Eleonora Sacco, gli autori di Cemento Podcast. Siamo tornati per raccontarvi essenzialmente una storia di idee. Idee dopo le quali la vita di miliardi di persone non sarebbe mai più stata la stessa. Questa storia inizia con un ragazzo tedesco che va a Londra a vedere le fabbriche di suo padre, e finisce con centinaia di statue di Lenin che cadono giù, una dopo l’altra, in diversi paesi del mondo. È l’onda lunga della storia, che fa il suo corso. L’onda sommerge e lava, ma qualcosa resiste. Qualche roccia ben ancorata a terra, che l’onda bagna soltanto, senza trascinarla via. Una di quelle rocce si trova in un paesino sperduto della bassa padana, in provincia di Reggio Emilia. Dove l’aria che si respira arriva da lontano, e non sa di provincia.
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45:36
09 - Scuola operaia
Dopo il divorzio con Lenin, Bogdanov prosegue per la sua strada fondando la prima scuola per operai russi in Italia, in cui lavorare sullo sviluppo di una coscienza di classe. Non durerà a lungo, e poco dopo tornerà in Russia per portare avanti il suo progetto filosofico in modi altrettanto visionari. Gor'kij nel frattempo rimane in Italia, dove arriva il fascismo, che come un'onda nera travolge il paese intero, Cavriago inclusa.
La nostra ospite in questo episodio è Daniela Steila, professoressa di storia della filosofia all'Università di Torino.
Siamo Angelo Zinna & Eleonora Sacco, gli autori di Cemento Podcast. Siamo tornati per raccontarvi essenzialmente una storia di idee. Idee dopo le quali la vita di miliardi di persone non sarebbe mai più stata la stessa. Questa storia inizia con un ragazzo tedesco che va a Londra a vedere le fabbriche di suo padre, e finisce con centinaia di statue di Lenin che cadono giù, una dopo l’altra, in diversi paesi del mondo. È l’onda lunga della storia, che fa il suo corso. L’onda sommerge e lava, ma qualcosa resiste. Qualche roccia ben ancorata a terra, che l’onda bagna soltanto, senza trascinarla via. Una di quelle rocce si trova in un paesino sperduto della bassa padana, in provincia di Reggio Emilia. Dove l’aria che si respira arriva da lontano, e non sa di provincia.
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In un piccolo comune della provincia di Reggio Emilia, Cavriago, c’è un busto di Lenin forgiato da un gruppo di operai di Lugansk, in Ucraina, nel 1922, fondendo le campane di una chiesa. La storia di quel busto e di come sia finito proprio a Cavriago ha dell’incredibile, ma non è per nulla casuale: è solo una delle tante ramificazioni di un’idea che ha cambiato il mondo. Una storia che inizia tra le polveri di una Londra industriale, e arriva a migliaia di statue di Lenin che cadono, o che non vogliono cadere. Con Kult, abbiamo raccontato chi ha fatto quell’idea e come l’ha fatta.