Un’inviata virtuale in libreria per scoprire le ultime novità del mercato editoriale. In ogni puntata due interviste dal vivo a scrittrici e scrittori, italiani...
"Qualcuno di noi" di Pietro Grossi e "La torre d'avorio" di Paola Barbato
Un romanzo denso, denso di accadimenti e di personaggi, ma anche denso di riflessioni sul sé, sul male, le ombre e la scrittura. Un romanzo denso a partire dalla voce narrante che usa la prima persona plurale, il noi, che contiene una moltitudine. Parliamo di "Qualcuno di noi" di Pietro Grossi (Mondadori). Lo scrittore gioca con la sua biografia e le sue memorie consegnando al lettore il racconto di una vita fatta di estremi (le droghe), di attrazione per la violenza e per le ombre, una vita fatta anche di menzogne, di immaginazione e di amore per la scrittura. Già a nove anni il protagonista racconta bugie e bullizza i compagni. Da ragazzo aggredisce un coetaneo colpendolo alla testa con un lucchetto, un episodio destinato a segnare tutta la sua vita. Un libro in cui l'autore mette a nudo le luci e le ombre, le tante ombre, della sua vita che diventa romanzo. Nella seconda parte parliamo del thriller psicologico "La torre d'avorio" (Neri Pozza) di Paola Barbato. Al centro c'è Mara, affetta dalla "sindrome di Münchausen per procura", un disturbo che spinge un soggetto a provocare danni fisici a persone alle quali vuole bene, soprattutto i figli, per ricevere dagli altri compassione. La donna ha passato tredici anni in una Rems, quelli che un tempo venivano chiamati ospedali psichiatrici giudiziari: aveva avvelenato con la digitossina il marito e i due figli piccoli, tutti miracolosamente sopravvissuti. Da alcuni anni la donna vive in un appartamento pieno di scatole (la torre d'avorio) dal quale esce il meno possibile. Tutto cambia quando scopre che l'uomo che abita nell'appartamento sopra al suo è stato ucciso, proprio con la digitossina. Essendo la principale indiziata, scappa. Ma chi ha ucciso quest'uomo e soprattutto perché si vuole spingere la polizia a sospettare di Mara?
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"L'ultimo conclave" di Glenn Cooper e "E se non partissi anch'io" di Lia Levi
Gli intrighi vaticani sono nuovamente al centro di un giallo di Glenn Cooper, scrittore americano autore fra l'altro della famosa trilogia della Biblioteca dei morti e della serie con protagonista Cal Donovan, docente universitario di storia delle religioni soprannominato "L'uomo che sussurrava ai papi" per la sua amicizia con Celestino VI e Giovanni XXIV (anche questi personaggi di fantasia). In "L'ultimo conclave" (Nord - traduz. Barbara Ronca) Papa Giovanni XXIV viene trovato morto nel suo letto. Si organizza ovviamente il conclave per l'elezione del nuovo pontefice, ma con il passare delle ore non c'è alcuna fumata, né bianca né nera. Viene rotto il sigillo della Cappella Sistina dove i cardinali elettori sono riuniti e si scopre che non c'è più nessuno: i porporati sono scomparsi. A supportare le indagini c'è Elisabetta Celestino, una suora nominata segretaria di Stato proprio dal papa che è appena morto ed è la prima donna a ricoprire quell'incarico. Insieme a lei c'è Cal Donovan, arrivato dagli Stati Uniti, da sempre innamorato di Elisabetta. Nella seconda parte parliamo di "E se non partissi anch'io" di Lia Levi (e/o), un romanzo di formazione ambientato a Roma negli anni Dieci del Novecento. La protagonista è Ida, una quindicenne di famiglia ebrea. Il padre, Benedetto, è un uomo aperto e progressista che ama i libri, mentre la madre, Rosina, è conservatrice e critica chi si batte per fare ottenere il diritto di voto alle donne. È proprio grazie al padre che Ida può frequentare una scuola mista, frequentata cioè da ragazzi e da ragazze: qui incontra Vanessa e Andrea che diventano poi i suoi compagni di studio, ma anche i suoi compagni di crescita. Grazie a loro, ma soprattutto grazie alla famiglia di Vanessa (la madre è un'attivista politica e una femminista) cercherà la sua strada, la sua identità, sempre un po' divisa fra modernità e tradizione.
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"Quello che so di te" di Nadia Terranova e "Primavera estate autunno inverno" di Nicola Magrin
Una donna che ha superato i 40 anni diventa madre. Un evento sicuramente potente che spiazza e che trasforma. Un evento che fa diventare il ricordo di una bisnonnax, che aveva passato alcuni giorni in un manicomio, quasi un'ossessione: ricostruire la sua storia diventa un'urgenza. Un evento che stimola riflessioni su come la scrittura, ossia l'arte di creare l'immaginario, possa cambiare dopo aver vissuto l'esperienza di un'altra creazione, la nascita di un figlio. La donna in questione è la scrittrice Nadia Terranova che racconta tutto questo nel romanzo "Quello che so di te" (Guanda). Fin da bambina gli è apparsa in sogno la bisnonna Venera, ma è nel momento in cui diventa madre che il legame con questa bisnonna diventa prepotente: "Sono abituata a pensare a Venera come al mio doppio, un fantasma vivo, un assalto alla mia coscienza". Da qui la necessità di capire come e perché questa bisnonna aveva passato alcuni giorni in un manicomio nel 1928. Un'indagine portata avanti attraverso archivi e documenti che cercano di far luce sulle voci che erano state invece tramandate in famiglia, quella che l'autrice chiama la "mitologia familiare" che a volte svela, a volte nasconde, a volte addirittura depista. Nella seconda parte parliamo di "Primavera estate autunno inverno" (Salani) di Nicola Magrin, autore delle copertine dei romanzi di Paolo Cognetti e delle ripubblicazioni di Primo Levi e Tiziano Terzani. Leggere e guardare questo libro illustrato vuol dire entrare in un mondo di atmosfere rarefatte e nello stesso tempo intense. Significa entrare in un mondo in cui le parole giocano con le immagini. Gli acquerelli di Nicola Magrin dialogano con gli haiku scelti e tradotti da Irene Iarocci. Gli haiku sono piccoli componimenti poetici di tre versi della tradizione giapponese, versi dai toni semplici che fanno spesso riferimento alla natura. Il legame fra parole, acquerelli e natura era stato già al centro di un altro libro di Nicola Magrin "Altri voli con le nuvole".
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"La neve in fondo al mare" di Matteo Bussola e le novità in libreria nel 2025
Un romanzo emozionante e anche necessario per cercare di capire che cosa succede nella testa degli adolescenti. Necessario per cercare di creare un ponte fra le fragilità dei giovani e quelle degli adulti. Parliamo di "La neve in fondo al mare" (Einaudi) di Matteo Bussola, un autore che ha sempre scritto di rapporto genitori-figli fin dall'esordio nel 2016 con "Notti in bianco baci a colazione". In questo nuovo romanzo il protagonista è un padre quasi cinquantenne che passa alcuni giorni con il figlio di sedici anni in un reparto di neuropsichiatria infantile. Tommy è stato ricoverato perché affetto da anoressia nervosa e ha ingoiato troppe pillole dimagranti. In ospedale si intrecciano le storie dei giovani pazienti: c'è Eva che mangia in modo vorace, Giacomo che si è gettato da una finestra della scuola, Nicholas di soli 11 anni che ha subito un TSO perché è particolarmente aggressivo, e c'è Marika che si procura tagli sul corpo. Insieme a loro, le madri e i padri che si confrontano nello smarrimento e devono fare i conti con sè stessi e con il rapporto che hanno cercato di avere i con i propri figli. Nella seconda parte parliamo di alcuni dei romanzi che arriveranno in libreria nel 2025, da Stephen King a Isabel Allende, da Roberto Saviano a Maurizio de Giovanni.
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"La maestra del vetro" di Tracy Chevalier
Tracy Chevalier è famosa per il romanzo "La ragazza con l'orecchino di perla" in cui prendeva spunto dalla vita del pittore Vermeer e della sua modella. Poi sono seguiti altri romanzi sempre ispirati a fatti storici e ora è in libreria con "La maestra del vetro" (Neri Pozza - traduz. Massimo Ortelio). Anche in questo caso un romanzo che ci porta nel passato anche se in realtà questa volta la scrittrice gioca con la dimensione del tempo perché la protagonista e le persone a lei care attraversano oltre 500 anni. Si raccontano le vicende di Orsola Rosso che alla fine del Quattrocento a Venezia appartiene a una famiglia di vetrai: crescendo impara l'arte di creare perle di vetro grazie agli insegnamenti di una famiglia di vetrai concorrenti. Il fratello Marco non apprezza il suo lavoro ed è anche piuttosto sferzante con lei, ma Orsola non si dà per vinta e grazie anche a una rete di donne cercherà di affermare sè stessa.
Un’inviata virtuale in libreria per scoprire le ultime novità del mercato editoriale. In ogni puntata due interviste dal vivo a scrittrici e scrittori, italiani e stranieri, per parlare dei romanzi: dai personaggi ai temi, dalle trame ai retroscena della scrittura. Con uno stile informale Alessandra Tedesco racconta i romanzi e talvolta anche gli aspetti inediti degli autori. Un modo per orientarsi nella vasta produzione editoriale e scegliere il libro adatto a sé.