“Guareschi e il coraggio di dire no” è il titolo della seconda stagione di History Telling. In questa serie di 6 episodi si racconta la storia dei militari ital...
Mandela. Il primo attacco all’apartheid | Mi chiameranno libertà, come una bandiera sventolante
Col passare del tempo, Nelson Mandela comincerà a convincersi che bisogna radicalizzare la lotta e che non ci siano alternative alla resistenza armata. Dirà che “a un certo punto, si può solo rispondere al fuoco col fuoco”. Ma non sarà questa la sua ultima idea, né tantomeno quella vincente: si può combattere per la libertà in tanti modi, e quello praticato sul campetto di calcio dove nel 1955 era stata approvata la Freedom Charter si mostrerà più potente di tanti altri.
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19:22
Mandela. Il primo attacco all’apartheid | L’architettura dell’apartheid
I lavori del Congresso anti-apartheid avventurosamente sono stati infine portati a termine, ma la polizia inizia un laborioso processo di raccolta di nominativi e dati anagrafici di tutti i presenti che sono costretti a lunghe file davanti due tavoli. Uno per i delegati neri, l’altro per i bianchi, giusto per rimarcare una ennesima volta come stanno le cose. Ma tutti, pazienti e determinati, continuano incessantemente a intonare canti di libertà. Ed è ormai notte quando le operazioni finalmente si concludono e il polveroso campo di calcio di Kliptown torna vuoto e silenzioso. Stelle a frotte, nel cielo. Come solo là, ai confini della terra, in Sudafrica.
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24:09
Mandela. Il primo attacco all’apartheid | Le porte della cultura saranno aperte
Quando Mandela verrà rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Robben Island, lui e i suoi compagni di prigionia non smetteranno comunque mai di esortarsi reciprocamente ad alimentare la propria cultura e a continuare ad apprendere: organizzeranno lezioni segrete su ogni genere di argomento possibile, ininterrottamente. Tra loro la chiameranno “Università di Robben Island”, quel posto orrendo. La Freedom Charter, d’altra parte, l’aveva detto chiaro e tondo che la cultura è la strada maestra verso la libertà.
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24:36
Mandela. Il primo attacco all’apartheid | Perché il mondo sappia
È la mattina di domenica 26 giugno 1955, la vera e propria giornata della Freedom Charter: bisogna leggere e adottare i suoi dieci capitoli. A Kliptown si fa la cosa più naturale, nella forma più antica, nel significato più profondo della messa in gioco della responsabilità personale. I delegati leggono… e poi votano per alzata di mano. Non potrebbero fare diversamente perché non hanno nessun altro mezzo per votare. L’apartheid limita ogni possibilità di azione e rende difficili anche le cose più semplici.
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21:50
Mandela. Il primo attacco all’apartheid | Una montagna di richieste
25 e 26 giugno 1955. Campo da calcio di Kliptown, il più antico distretto residenziale di Soweto: il totale dei presenti si aggirerà tra le 5.000 e le 7.000 persone. Ad ogni delegato viene consegnata una copia della bozza della Carta della libertà che bisogna approvare. Striscioni e cartelli con slogan dappertutto. Nelson Mandela, che un bando del governo ha costretto ad espellere dall’organizzazione è comunque lì. Cammuffato, ma presente. Non si perderebbe l’evento per niente al mondo.
“Guareschi e il coraggio di dire no” è il titolo della seconda stagione di History Telling. In questa serie di 6 episodi si racconta la storia dei militari italiani che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovavano in zone sotto controllo tedesco. I nazisti li obbligarono schierarsi con la Repubblica Sociale e la Germania ma un milione di loro si rifiutarono e per questo finirono nei campi di concentramento. Tra loro anche il futuro autore di Don Camillo e Peppone Giovannino Guareschi che alla vicenda dedicò un libro.
Testo: Paolo Colombo con Valentina Villa
Cura editoriale, musiche e sound design: Andrea Franceschi.
Registrazione e editing: Giorgio Baù
Comunicazione e marketing: Arianna Faina
Design director: Laura Cattaneo
Illustrazione: Giorgio De Marinis
Produzione: Il Sole 24 Ore