Viaggio in un'Italia interna che può essere futuro. Una serie in 8 episodi del Touring Club Italiano, prodotta da Piano P, con il sostegno di Shoei.
Abbiamo las...
Se i borghi che stiamo scoprendo in questo viaggio nell’Italia interna possono essere considerati dei laboratori di futuro, Pieve di Cento è la prova che anche gli esperimenti più difficili e dolorosi possono riuscire con successo. Gravemente ferito dal terremoto del 29 maggio 2012, questo piccolo Comune nella pianura bolognese lungo il fiume Reno, Bandiera Arancione dal 2019, oggi ha riscoperto la sua anima ed è ancora più affascinante di prima. Merito di alcune scelte radicali sulla ricostruzione e sul recupero di edifici storici colpiti dal sisma, e della decisione, condivisa da tutta la comunità, di trasformare un territorio a vocazione agricola in uno scrigno d’arte e di cultura. Da un lato, valorizzando un patrimonio straordinario di dipinti (da Guido Reni al Guercino) conservato nelle chiese, e collocando nelle vecchie scuole elementari una biblioteca e una pinacoteca di nuovissima concezione; dall’altro, costruendo nel solco dell’antica tradizione locale della liuteria una meravigliosa Casa della Musica che è un capolavoro di linee, materiali e attenzione per l’acustica.
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29:36
5. San Severino Lucano, l'arte è una giostra nel Parco
Lo scriveva già Guido Piovene nel suo celebre Viaggio in Italia: «Lucania o Basilicata che sia, questa regione ha un più vivo senso artistico della Calabria, che è d’umore più filosofico». L’arte è inscritta nel suo codice genetico, e a San Severino Lucano raggiunge vette altissime, nel vero senso della parola, grazie ad alcuni visionari coraggiosi e tenaci che hanno portato le avanguardie in questa terra alle porte del Parco Nazionale del Pollino.
Su un pianoro a 1.125 metri di quota, a breve distanza dal borgo che ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, c’è una giostra coloratissima che gira lentamente in mezzo a un panorama mozzafiato. L’ha fatta installare Carsten Höller, un artista belga che da sempre lavora sul gioco e sul tempo. E il tempo, qui, è un elemento fondamentale: il tempo quieto dell’esistenza e quello storico dei briganti che un gruppo di giovani attori dilettanti ha messo in scena per costruire una nuova narrazione, di sé e di questi territori impervi ma assolutamente meravigliosi.
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28:20
4. Usseglio, una montagna da governare
Da alcuni anni, in questo paesino a 1.250 metri di quota ai confini alpini con la Francia, c’è un gruppetto di donne che provano a fermare l’avanzata del bosco. Sono a capo di una delle prime Associazioni fondiarie costituite in Italia per recuperare piccoli fazzoletti di terra incolti o abbandonati e restituirli all’agricoltura o al pascolo.
Qui, nei primi del ‘900, venivano a villeggiare le famiglie ricche e nobili di Torino (che dista 60 km), escursionisti e alpinisti attratti dalla fama di “Piccola Svizzera del Piemonte”, contornata da 8 vette sopra i 3.000, e artisti in cerca di scorci pittoreschi. Ma queste bellezze naturali, che continuano a essere tra i motivi principali per cui Usseglio ha ricevuto la Bandiera Arancione, sono minacciati da aceri, frassini e perfino da faggi che prendono il sopravvento ad alte quote, modificando il paesaggio.
È necessario trovare un equilibrio tra le persone e la montagna, se la si vuole abitare, perché dei borghi che stiamo scoprendo in questo viaggio, Usseglio è quello più a rischio di spopolamento. Anche se chi ha scelto di rimanere dimostra uno straordinario attaccamento alla terra, reinterpretando tradizioni e coltivazioni.
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28:35
3. Mercatello sul Metauro, il pane del ritorno
Sotto il loggiato di piazza Garibaldi ha aperto da poco una bottega con due vetrine ad angolo e gli interni verde acqua che in breve tempo è diventata una delle mete preferite dai gourmet di mezza Italia. Si chiama “Ingrano” ed è il piccolo regno di Massimo Ingegni, un ragazzo partito cinque anni fa per imparare a fare il pane a Milano, con l’idea, comunque, di tornare nel suo paese d’origine per dargli un futuro.
A Mercatello sul Metauro, un piccolo borgo medievale nella provincia occidentale di Pesaro Urbino, del resto c’è una consuetudine antica con il buon cibo. Qui si fondono i sapori e le tradizioni di tre regioni confinanti (Marche, Umbria e Toscana), e un gruppo di amici gaudenti, con indosso la parannanza arancione in omaggio alla Bandiera assegnata dal Touring Club Italiano, ha fondato un’Accademia del gusto. Che ha riscoperto una vecchia ricetta e organizza gustosi aperitivi improvvisati al tramonto...
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24:37
2. Moncalvo, un’oasi per la danza
A poche decine di metri in linea d’aria dal rosone nel centro di Moncalvo c’è un posto magico. Si chiama Orsolina 28: tredici ettari di sale prove, orti, palestre e palcoscenici high tech immersi nelle colline del Basso Monferrato, dichiarate patrimonio universale dell’Unesco. È sorto attorno a un casale del ‘700, sulla spinta di un importante festival di danza che si svolgeva in piazza dal 2007, e ha trasformato questo paese di 2.800 abitanti nell’Astigiano, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, in una capitale delle arti performative. Un altro primato per questa che storicamente è la più piccola città d’Italia, è da sempre la patria del vino e del tartufo, e ha scoperto da poco una vocazione che può cambiare il suo futuro.
Danzeremo con i coreografi più famosi, passeggeremo lungo La Fracia (la via tardo romana dov’erano una volta le botteghe dei commercianti), ci inoltreremo tra i reperti storici di una drogheria centenaria, conosceremo uno dei candidati a diventare Sua Maestà il Bue Grasso, e scopriremo la religiosa perfezione dei dipinti di una delle rare pittrici italiane del ‘600 le cui opere sono esposte al Museo Comunale di Moncalvo e al Metropolitan di New York.
Viaggio in un'Italia interna che può essere futuro. Una serie in 8 episodi del Touring Club Italiano, prodotta da Piano P, con il sostegno di Shoei.
Abbiamo lasciato le coste e le grandi città, e ci siamo inoltrati in un’Italia interna, parallela e bellissima, per scoprirla attraverso i suoni che la rendono unica e le voci di chi la ama e la abita. Un viaggio in presa diretta, tra borghi piccoli e piccolissimi, spesso costretti ai margini del racconto quotidiano, ma che su questa complessità cercano di costruire nuove opportunità di futuro. A darci le coordinate saranno le Bandiere Arancioni che spuntano sui cartelli stradali e dai balconi dei palazzi comunali nei borghi a cui il Touring Club Italiano riconosce, insieme al valore del patrimonio artistico, storico e ambientale, la capacità di offrire ai turisti un’accoglienza di qualità.
Otto tappe, dal Nord di Campo Tures al Sud di San Severino Lucano, per raccontare un’Italia sorprendente e fragile, dove vivere è spesso un’impresa. Ma resistente e viva.
Un podcast realizzato da Carlo Annese con Francesca Negri, e narrato da Mariagrazia Errigo.
L'illustrazione della copertina è di Marta Signori.