Esplosi nel '96 quand'erano ospiti del tragico volo inaugurale del primo razzo Ariane 5, i quattro satelliti Cluster dell'Agenzia spaziale europea hanno avuto una seconda possibilità: sono stati ricostruiti e lanciati quattro anni dopo, nel 2000. Una seconda vita che non li ha però dispensati da guasti e cattive sorprese. Le batterie di bordo, vitali durante le fasi di eclissi, si deterioravano velocemente e periodicamente esplodevano, causando guasti ai sistemi elettronici e persino cambiando la direzione di volo dei satelliti. Senza batterie si può volare e spegnere il satellite durante le eclissi, ma che succede se poi, finita l’eclissi, il satellite non comunica più? Con i racconti di Paolo Ferri. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
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14. Kourou abbiamo un problema… al decollo
3,2,1, and liftoff…Quante volte vi sarà capitato di guardare il video di un lancio spaziale e sentire questo conto alla rovescia. Fiato sospeso per alcuni secondi, e poi applausi e attesa per le fasi successive del volo. Ma vi ricordate i primi tentativi di lancio di Space X, esplosi uno dopo l’altro? Sono solo esempi recenti, ma anche all’Esa e alla Nasa incidenti simili ce ne sono stati negli anni. E il loro prezzo, in termini economici e umani, talvolta è stato molto alto. In questa puntata parliamo di lanci andati più o meno male, e cerchiamo di capire cosa prova chi vede andare in cenere davanti ai propri occhi il lavoro di anni, o addirittura decenni. Fra tutti Paolo Ferri, che nel ’96 ha vissuto la sua prima esperienza traumatica nel mondo delle missioni spaziali. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
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13. Soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili (parte 2)
Storia di un ingegnere che si è trasformato in hacker inventandosi un comando taroccato - l’Esa l’ha chiamato “dirty hack” – per salvare uno degli strumenti del satellite Cluster. Una procedura vietata nel mondo dell’Esa tanto quanto nell’industria. Ma l’unica possibile, per cercare un rimedio. Ecco perché anche questa puntata è stata intitolata “soluzioni acrobatiche”. E poi parleremo un po’ di software e della missione Exosat, la prima europea a portare un computer riprogrammabile a bordo, che gli ha salvato la vita. Con i racconti di Paolo Ferri. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
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12. Soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili (parte 1)
Tutto è pronto per le sette del mattino di domenica 3 settembre 2006. Direttori, politici e giornalisti sono in attesa di assistere a un grande finale: lo schianto della prima missione dell'Esa sulla Luna. Ma c'è un problema. Qualcuno si accorge che Smart-1 si schianterà contro una montagna che nessuno aveva visto, sei ore prima. Come fare per evitarla? Questa è una delle due storie che racconteremo nella prima parte di “soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili”. La seconda? Tre indizi a riguardo: eliosfera, Giove, trottola. Con i racconti di Paolo Ferri. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
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11. Hubble, un telescopio miope alla nascita
Il telescopio che ha portato le immensità e le bellezze del cosmo agli occhi di tutti. Che ha fatto brillare il buio più profondo trovando luci, stelle e galassie ovunque. Che ha immortalato le esplosioni più estreme e le nebulose più colorate. Il tutto, con uno specchio della forma sbagliata. Come ci è riuscito? Grazie a un gruppo di coraggiosi astronauti che sono andati fin lassù, in orbita a 500km sopra la Terra, a portargli un paio di occhiali per correggere l’imprevisto difetto di fabbricazione. Così Hubble invece di finire come un flop tecnologico è diventato lo strumento più prezioso di sempre. Lo raccontiamo, in questo episodio, assieme ad Antonella Nota, astronoma all’International Space Science Institute. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
Un podcast di Media Inaf che parla di spazio, atterraggi falliti, innovazioni disperate e soluzioni geniali. Ideato e realizzato da Valentina Guglielmo, si chiama Houston. Cosa mai potrà andare storto?