Un podcast di Media Inaf che parla di spazio, atterraggi falliti, innovazioni disperate e soluzioni geniali. Ideato e realizzato da Valentina Guglielmo, si chia...
13. Soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili (parte 2)
Storia di un ingegnere che si è trasformato in hacker inventandosi un comando taroccato - l’Esa l’ha chiamato “dirty hack” – per salvare uno degli strumenti del satellite Cluster. Una procedura vietata nel mondo dell’Esa tanto quanto nell’industria. Ma l’unica possibile, per cercare un rimedio. Ecco perché anche questa puntata è stata intitolata “soluzioni acrobatiche”. E poi parleremo un po’ di software e della missione Exosat, la prima europea a portare un computer riprogrammabile a bordo, che gli ha salvato la vita. Con i racconti di Paolo Ferri. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
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34:36
12. Soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili (parte 1)
Tutto è pronto per le sette del mattino di domenica 3 settembre 2006. Direttori, politici e giornalisti sono in attesa di assistere a un grande finale: lo schianto della prima missione dell'Esa sulla Luna. Ma c'è un problema. Qualcuno si accorge che Smart-1 si schianterà contro una montagna che nessuno aveva visto, sei ore prima. Come fare per evitarla? Questa è una delle due storie che racconteremo nella prima parte di “soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili”. La seconda? Tre indizi a riguardo: eliosfera, Giove, trottola. Con i racconti di Paolo Ferri. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
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36:26
11. Hubble, un telescopio miope alla nascita
Il telescopio che ha portato le immensità e le bellezze del cosmo agli occhi di tutti. Che ha fatto brillare il buio più profondo trovando luci, stelle e galassie ovunque. Che ha immortalato le esplosioni più estreme e le nebulose più colorate. Il tutto, con uno specchio della forma sbagliata. Come ci è riuscito? Grazie a un gruppo di coraggiosi astronauti che sono andati fin lassù, in orbita a 500km sopra la Terra, a portargli un paio di occhiali per correggere l’imprevisto difetto di fabbricazione. Così Hubble invece di finire come un flop tecnologico è diventato lo strumento più prezioso di sempre. Lo raccontiamo, in questo episodio, assieme ad Antonella Nota, astronoma all’International Space Science Institute. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
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33:44
10. Tre ore per salvare Integral
Sopravvivere nello spazio senza propulsori, e facendo le capriole regolarmente per scaricare le ruote di reazione. E pure senza possibilità di rifugiarsi, in caso di problemi, in un safe mode. Lo fa da circa quattro anni il telescopio spaziale Integral, che dopo una catena di eventi cominciata nel 2015 ha adottato questa modalità di funzionamento ingegnosa e alternativa, che lo sta brillantemente portando a fine carriera. Con il racconto, la sofferenza e la soddisfazione, di Andreas Rudolph e Richard Southworth, del centro di controllo missioni dell’Esa. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
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28:45
9. Tre giorni senza Xmm-Newton
Un telescopio a raggi X da manuale. Venticinque anni di onorato servizio senza mai disturbare, raccogliendo una mole di dati tale da non riuscire a usarli tutti. Lui è Xmm-Newton, un telescopio spaziale di proprietà congiunta fra Esa e Nasa. Tutto perfetto, tranne un piccolo incidente durato tre giorni nel 2008, nove anni dopo il lancio. E siccome noi di Houston non perdoniamo niente, ne parliamo con Paolo Ferri in questo episodio, con una pillola sull’astronomia X di Stefano Ettori. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother
Un podcast di Media Inaf che parla di spazio, atterraggi falliti, innovazioni disperate e soluzioni geniali. Ideato e realizzato da Valentina Guglielmo, si chiama Houston. Cosa mai potrà andare storto?