In un mondo di notizie frammentate e contraddittorie e opinioni sempre più polarizzate, è diventato difficile, se non impossibile, capire davvero cosa succede d...
Tante le promesse e le traiettorie «eccezionali» delineate da Donald Trump nel suo discorso inaugurale. Per lui «il declino è finito». Improbabile però che in 4 anni il 47esimo presidente riesca a risolvere la crisi strutturale della nazione. In questa puntata vi racconto perché.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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21:46
Ep. 31: Da TikTok al friendshoring: la sicurezza nazionale americana blocca rivali e alleati
Negli ultimi giorni dell’amministrazione Biden, da Washington arrivano una serie di decisioni forti, tutte motivate dalla necessità di difendere la “sicurezza nazionale”. Il presidente impedisce l’acquisizione da parte di Nippon Steel, colosso giapponese dell’acciaio, del produttore statunitense in forte crisi US Steel, col rischio di compromettere i rapporti con uno stretto alleato anti-cinese come il Giappone. Il Pentagono stila una blacklist di aziende cinesi che non possono fare affari in USA perché presumibilmente legate all’esercito cinese. Il Tesoro emana le sanzioni più pesanti al settore energetico russo mai imposte finora e la Corte Suprema sta per convalidare la legge del Congresso che mette al bando il social media cinese TikTok in America, a meno che la casa madre non lo venda. È l’escalation, l’espansionismo della sicurezza nazionale che travolge tutto, anche una delle iniziative più importanti promesse da Biden in questi anni, ovvero il “friendshoring”, l’approvvigionamento strategico attraverso catene del valore costruite fra alleati.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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22:10
Ep. 30: Musk, il missionario globalista della Casa Bianca
Alla Casa Bianca stanno arrivando, letteralmente, due mitomani: Donald Trump vuole salvare l’America, Elon Musk vuole salvare il mondo. Concordano entrambi che alla guida deve restare Washington e che le fondamenta di Washington, ovvero gli apparati dello Stato, devono trasformarsi. Al di là della retorica incendiaria dei due, poi, l’interesse privato e globalista di Musk e l’interesse ordinatore, pragmatico e negoziale di Trump dovrebbero intrecciarsi. Così in Cina, ad esempio. Così in Ucraina. All’inizio probabilmente funzionerà un meccanismo di interdipendenza. Se il meccanismo poi dovesse incepparsi, Trump sa già come contenere il potere di Musk.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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21:00
Ep. 29: La via italiana passa per i rapporti bilaterali
L’attenzione ricevuta dalla stampa internazionale e l’occasione degli ultimi summit europei prima della fine dell’anno impongono una riflessione sull’Italia. Oltre la fragilità di Francia e Germania, oltre i governi e le leadership, l’interesse nazionale italiano è riconducibile a poche priorità strutturali e tutte partono dalla stabilità del Mediterraneo e del nostro estero vicino. Posta la nostra appartenenza a un’Alleanza ben definita, il nostro è un interesse nazionale unico, non sovrapponibile a quello americano. Richiede pertanto un’arte del negoziato bilaterale prima con Washington, poi, necessariamente, anche con Mosca e Pechino.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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21:00
Ep. 28: La spartizione del potere in Siria
La Siria post-Assad è un paese frammentato tra attori locali e occupato da potenze straniere, tutti armati e interessati a partecipare al negoziato per i nuovi assetti territoriali. Hayat Tahrir Al-Sham (HTS) di Al Jolani guida la transizione a Damasco, ma al di là dei dubbi tentativi di accreditamento internazionale, un processo politico inclusivo e indipendente sembra difficile. Le minoranze etniche religiose (alawiti, cristiani, sciiti, ismailiti, drusi, curdi) sono gelose della propria autonomia rispetto alla maggioranza sunnita e il rischio che le tensioni sfocino in conflitto aperto resta alto. In un momento così fluido, l’influenza della Turchia è massima. Oltre alle sue specifiche mire anti-curde, Ankara conduce il negoziato regionale e fa da intermediario fra HTS e gli Stati Uniti (presenti a sostegno dei curdi e contro l’ISIS, chissà ancora per quanto con Trump) e fra HTS e la Russia per il futuro delle sue basi militari nel Mediterraneo. Intanto Israele, dopo aver provocato l’uscita dell’Iran, si costruisce da solo la sua zona cuscinetto.See omnystudio.com/listener for privacy information.
In un mondo di notizie frammentate e contraddittorie e opinioni sempre più polarizzate, è diventato difficile, se non impossibile, capire davvero cosa succede dentro i palazzi del potere. La geopolitica è quella disciplina che può aiutarci a scendere sotto la pelle delle dichiarazioni ufficiali dei leader del mondo e comprendere la realtà dei conflitti fra potenze; perché certe cose accadono e perché a volte non accadono proprio mai. Greta Cristini è una giornalista, analista e reporter di guerra e in questo podcast ogni settimana ci aiuterà a leggere i più importanti fatti internazionali attraverso gli occhi delle tre maggiori potenze: Stati Uniti, Russia e Cina. Lo farà seguendo le mosse di burocrati, strateghi, politici, diplomatici e funzionari di intelligence. Uomini e donne, le cui parole spesso in forma anonima stampate in un articolo di qualche giornale straniero, ci aiutano a capire "Il grande gioco".