Superleggera, 1957 - disegnata da Gio Ponti - prodotta da Cassina Intervistato: Luca Fuso, ceo di Cassina Gio Ponti diceva che “nessuna cosa si è avverata che non fosse prima sognata”Considerava la Superleggera uno dei suoi tre capolavori, insieme al grattacielo Pirelli a Milano e la Concattedrale di Taranto.La Superleggera prende la parola e racconta come ha imparato a volare
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Non sono una poltrona, sono un sedile, anzi un sacco
Sacco, 1968 – disegnata da Piero Gatti, Cesare Paolini, Franco Teodoro – prodotta da Zanotta Intervistata: Marta Zanotta, nipote di Aurelio, il fondatore.Una seduta che è una star del cinema: dal Dormiglione di Woody Allen a Fracchia la Belva umana. Una seduta che è un fumetto: è il posto preferito di Lucy, la scorbutica sorella di Linus. Una seduta che, dopo più di cinquant'anni, continua a essere un best sellerSegni particolari: oltre tre milioni di pallini di polisterolo
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Le parole sono importanti le mie sono dita
Lettera 22, 1950 – disegnata da Marcello Nizzoli e Giuseppe Beccio – prodotta da Olivetti Intervistato: Paolo Macry, storicoAdriano Olivetti diceva che “un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte. Solo allora diventa un proposito (cioè qualcosa di infinitamente più grande”.Sulla Lettera 22 hanno raccontato la storia mentre si stava compiendo le mani di Enzo Biagi, Indro Montanelli, Giorgio BoccaSulla Lettera 22 sono nati i capolavori di Hemingway, Pasolini, Plath
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Carica, avvita, annusa
Moka, 1933 – disegnata e prodotta da Alfonso e Renato Bialetti Intervistata: Chiara Alessi, bisnipote di AlfonsoNon c'è forse nessun oggetto d'uso comune che definisca meglio l'identità italiana. La Moka ha inventato un nuovo rito del caffè. E il suo omino con i baffi, il logo-icona disegnato da Paul Campani, ne è il simbolo. Se la Moka potesse parlare… racconterebbe il risveglio nelle case più umili e in quelle di tutti i capi di Stato.
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Non sono una luce, sono un arco. Anzi, una parentesi