La famiglia, il sesso, il lavoro, le ansie dei giovani adulti. Un podcast in sei episodi (uno ogni lunedì) di Corriere della Sera e Bur Rizzoli, con Stefania An...
Perché l’università, oggi, è così dolorosa per i ragazzi? E perché i giovani adulti temono così tanto il giudizio? Che responsabilità ha la scuola? Sappiamo di vivere nella società della performance. Ma se accettiamo di non essere schiavi della prestazione, se spegniamo il giudizio, dove troviamo un sistema alternativo di valutazione delle competenze, della capacità di imparare, della volontà di lottare per migliorare sé stessi e il mondo?
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5. Merito e lavoro: contano meno?
Come vivono i giovani adulti la loro precarietà? Riescono a camminare lungo il lato positivo di una crisi così ampia e così lunga? E come vorrebbero cambiare il lavoro, accettando e reinterpretando la flessibilità?
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4. Dov'è finito il sesso?
L’imprinting affettivo genitori-amici finisce per rendere le figlie e i figli incapaci di coltivare relazioni a due forti, sane. Molti scrivono o dicono di essere innamorati/e, ma di non provare passione né desiderio. Perché il sesso ha perso centralità nelle vite dei giovani adulti? E con quali conseguenze?
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17:02
3. È colpa dei genitori?
C’è una generazione di giovani adulti che rivendica il diritto di stare male. E di farlo sapere. Ma di chi è la responsabilità del loro malessere? Tra i tanti cambiamenti nelle famiglie, l’assenza di conflittualità con le madri è diventata distruttiva. Eppure non dovremmo celebrare la liberazione da una guerra perenne che, per generazioni, ha assorbito riserve di energia non infinite?
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2. Esiste un diritto alla fragilità?
Anche i più fortunati, quelli che hanno il talento e i soldi, la visibilità e il successo, stanno male. Contestano il precedente modello familiare, sociale, relazionale, il sistema meritocentrico e competitivo. Perché lo contestano? Che cosa vogliono al suo posto? Da dove viene questo modello di perfezione che viene percepito come impossibile, e comunque inaccettabile?
La famiglia, il sesso, il lavoro, le ansie dei giovani adulti. Un podcast in sei episodi (uno ogni lunedì) di Corriere della Sera e Bur Rizzoli, con Stefania Andreoli e condotto da Barbara Stefanelli.«Mi aiuta a vivere in un modo dignitoso?». Con questa richiesta negli ultimi anni decine di giovani adulti sono arrivati alla spicciolata nella «stanza delle parole» della psicoterapeuta Stefania Andreoli, ognuno per conto proprio, ognuno convinto di essere unico al mondo nella propria inadeguatezza, di avere «il primato di incompetenza alla vita». Finché i racconti non si sono fatti ricorrenti, portatori delle stesse istanze: una generazione che si sente inabile e non arruolata a portare avanti il progetto proposto dagli adulti, teso alla perfezione e alla felicità. In questa serie la vicedirettrice del Corriere della Sera Barbara Stefanelli, prendendo spunto dal libro Perfetti o felici di Stefania Andreoli (pubblicato da Bur Rizzoli), dialoga con lei sui temi esistenziali e le ansie di ragazzi e ragazze tra i 20 e i 30 anni (e a volte anche oltre): il diritto alla fragilità e la necessità di parlare di salute mentale, il fallimento e la responsabilità delle famiglie, il sesso e il lavoro, il merito e la competizione. Nel tentativo, incrociando desideri e destini, di diventare persone migliori. Di essere grandi.